Sono numeri che fanno rabbrividire quelli resi noti da Coldiretti Sardegna sull’annosa piaga della Blue Tongue che ha fatto registrare, nel corso dei vent’anni di presenza in Sardegna, circa 800mila pecore morte e grosse perdite per le aziende. Sono invece 166 i milioni di euro di indennizzi.
Cifre, emerse nel corso dell’assemblea promossa da Coldiretti Sardegna a Sassari su Blue tongue: quale verità? al quale hanno preso parte insieme al presidente e direttore di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e Luca Saba, il Responsabile del servizio prevenzione dell’assessorato regionale alla Sanità Antonio Montisci, il direttore dell’Istituto Zooprofilattico Giovanni Filippini e il direttore del Dipartimento prevenzione Franco Sgarangella, il presidente della commissione Attività produttive Piero Maieli e diversi allevatori provenienti da tutta la Sardegna.
Pesante e incalcolabile, sempre a detta di Coldiretti, il fardello anche per gli allevatori di bovini, in particolare per quelli da carne, che continuano a subire la dura e lunga norma del blocco della movimentazione: un salasso per i bovini da carne, un animale portatore sano: la stragrande maggioranza dei vitelli sardi viene esportato fuori dall’Isola per l’ingrasso. Con il blocco della movimentazione per spostarsi è necessario, 7 giorni prima della partenza, l’esame della reazione a catena della polimerasi che costa circa 25 euro a capo.
Quando comparve per la prima volta (2000-2001) la blue tongue fece una strage con 260mila 856 pecore morte il primo anno e 232mila 138 il secondo con una incidenza (della mortalità sui capi coinvolti) di circa il 20% e 18%.
Nel corso degli anni ci sono state altre ondate, le più importanti nel 2003-2004 con 995mila 546 capi coinvolti con 75mila 797 capi morti il 7,61%. Nel 2012-2013 capi coinvolti 147mila 148, dei quali 11mila 393 sono morti. Nell’annata 2013-2014 i capi coinvolti sono stati 1 milione 730mila 493, di cui 113.780 sono morti, mentre in quella 2017-2018 gli animali coinvolti sono stati 851mila 402 con 35mila 591 morti. Quest’anno la percentuale della mortalità è tra le più basse con con 1 milione 89mila 646 capi coinvolti e 29mila 737 morti.
Antonio Caria