Importante traguardo per “La misura del tempo”, l’iniziativa del Circolo culturale Aristeo e della Società Astronomica Turritana che quest’anno compie i suoi primi 10 anni di vita.
Il decennale sarà celebrato venerdì 3 dicembre, nella Sala conferenze della Fondazione di Sardegna, in via Carlo Alberto 7, con un’intensa giornata di studi, che partirà alle 9.30 di mattina, e nella quale si alterneranno al tavolo dei relatori astronomi, astrofisici, archeologi e divulgatori scientifici di riconosciuta esperienza internazionale, in rappresentanza dell’Università di Sassari, della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio, dell’Università “La Sapienza” di Roma e di un numeroso e ampio parterre di istituzioni e gruppi scientifici. L’evento è patrocinio dal comune di Sassari, dalla Regione autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna.
I lavori spazieranno dal pur vasto ambito del Mediterraneo fino all’America meridionale con Isabella Leone e J. Nicolás Balb (Siac), che illustreranno “Gli Ushnu nelle culture andine. Orientamento cardinalizio e astronomico delle piattaforme cerimoniali Inca nelle Ande dell’Argentina”, prima di approdare in Sicilia e concentrarsi su “I menhir di Cerami nel megalitismo mediterraneo” con Alberto Scuderi (Gruppi Archeologici d’Italia) e Ferdinando Maurici (Soprintendenza del Mare). Ilaria Cristofaro, dell’Università “Luigi Vanvitelli” della Campania, proporrà alcune “Riflessioni preliminari sull’orientamento dei templi di Cuma”, mentre l’archeologa Marina De Franceschini e Giuseppe Veneziano (Osservatorio Astronomico Genova) prenderanno in esame “L’orientamento astronomico del Mausoleo di Romolo nella Villa di Massenzio a Roma”. L’ultima relazione della mattina sarà quello di Flavio Carnevale e Marzia Monaco (Università di Roma “La Sapienza”) su “Il complesso nuragico di Romanzesu (Bitti, NU): analisi archeometrica delle strutture circolari”, frutto della collaborazione con Società Astronomica Turritana e Aristeo.
Nel pomeriggio spazio alle tematiche legate alla Sardegna: il primo intervento “Comunicare il sacro. Riflessioni sul culto in età nuragica”, vedrà al tavolo dei relatori Gianfranca Salis (Sabap di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna). Simonetta Castia (Circolo culturale Aristeo) e Michele Forteleoni (Società Astronomica Turritana) che parleranno de “Il santuario di Janna ’e Pruna (Irgoli). Analisi e confronti”, mentre Luca Doro (Università di Sassari) illustrerà gli studi condotti su “Il complesso archeologico di Monte Baranta (Olmedo)”. L’archeologa Paola Basoli, insieme a Michele Forteleoni e Simonetta Castia, chiuderà il convegno con un intervento dal titolo “Allineamenti astronomici nell’area cultuale di Sos Nurattolos (Alà dei Sardi). Possibili conclusioni”.
Il decennale sarà celebrato venerdì 3 dicembre, nella Sala conferenze della Fondazione di Sardegna, in via Carlo Alberto 7, con un’intensa giornata di studi, che partirà alle 9.30 di mattina, e nella quale si alterneranno al tavolo dei relatori astronomi, astrofisici, archeologi e divulgatori scientifici di riconosciuta esperienza internazionale, in rappresentanza dell’Università di Sassari, della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio, dell’Università “La Sapienza” di Roma e di un numeroso e ampio parterre di istituzioni e gruppi scientifici. L’evento è patrocinio dal comune di Sassari, dalla Regione autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna.
I lavori spazieranno dal pur vasto ambito del Mediterraneo fino all’America meridionale con Isabella Leone e J. Nicolás Balb (Siac), che illustreranno “Gli Ushnu nelle culture andine. Orientamento cardinalizio e astronomico delle piattaforme cerimoniali Inca nelle Ande dell’Argentina”, prima di approdare in Sicilia e concentrarsi su “I menhir di Cerami nel megalitismo mediterraneo” con Alberto Scuderi (Gruppi Archeologici d’Italia) e Ferdinando Maurici (Soprintendenza del Mare). Ilaria Cristofaro, dell’Università “Luigi Vanvitelli” della Campania, proporrà alcune “Riflessioni preliminari sull’orientamento dei templi di Cuma”, mentre l’archeologa Marina De Franceschini e Giuseppe Veneziano (Osservatorio Astronomico Genova) prenderanno in esame “L’orientamento astronomico del Mausoleo di Romolo nella Villa di Massenzio a Roma”. L’ultima relazione della mattina sarà quello di Flavio Carnevale e Marzia Monaco (Università di Roma “La Sapienza”) su “Il complesso nuragico di Romanzesu (Bitti, NU): analisi archeometrica delle strutture circolari”, frutto della collaborazione con Società Astronomica Turritana e Aristeo.
Nel pomeriggio spazio alle tematiche legate alla Sardegna: il primo intervento “Comunicare il sacro. Riflessioni sul culto in età nuragica”, vedrà al tavolo dei relatori Gianfranca Salis (Sabap di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna). Simonetta Castia (Circolo culturale Aristeo) e Michele Forteleoni (Società Astronomica Turritana) che parleranno de “Il santuario di Janna ’e Pruna (Irgoli). Analisi e confronti”, mentre Luca Doro (Università di Sassari) illustrerà gli studi condotti su “Il complesso archeologico di Monte Baranta (Olmedo)”. L’archeologa Paola Basoli, insieme a Michele Forteleoni e Simonetta Castia, chiuderà il convegno con un intervento dal titolo “Allineamenti astronomici nell’area cultuale di Sos Nurattolos (Alà dei Sardi). Possibili conclusioni”.
Antonio Caria