Conoscenza, studio, approfondimento di tante materia, ma anche momenti di giovialità e viaggi culturali. È questo il programma delle attività della Università della Terza età della Sardegna che che ha inaugurato il suo 40° Anno accademico.
Alla cerimonia, che si è tenuta nei locali di via Pola 41, ha preso parte, accanto ai rappresentanti e docenti dell’Università, il presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Edoardo Tocco.
«Il Comune vuole essere vicino – ha detto – alla voglia di sapere e di conoscere che non si ferma certo con l’avanzare dell’età ma che, anzi, va coltivata anche andando avanti con gli anni. Ci piacerebbe istituzionalizzare questo evento anche nell’Aula consiliare del Palazzo civico e lavoreremo in questo senso.»
Nata nel 1981 sotto la guida di Peppino Tocco, l’istituzione ha iniziato ad operare per sviluppare il sapere e la conoscenza. Il tutto condito dalle tante materia affrontate che vanno dalla filosofia ad argomenti più pratici come evitare le truffe, imparare una lingua o cimentarsi nella pittura.
L’attività è stata divisa in 12 macro aree didattiche in modo da identificare meglio le materie e organizzare in maniera più puntuale il percorso accademico di ogni allievo.
Spazio anche a gite formative e viaggi culturali che, affiancati allo studio, daranno modo a chi è più avanti con l’età, di trovare nuovi stimoli sui banchi e accanto ai colleghi di studio.
Alla cerimonia, che si è tenuta nei locali di via Pola 41, ha preso parte, accanto ai rappresentanti e docenti dell’Università, il presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Edoardo Tocco.
«Il Comune vuole essere vicino – ha detto – alla voglia di sapere e di conoscere che non si ferma certo con l’avanzare dell’età ma che, anzi, va coltivata anche andando avanti con gli anni. Ci piacerebbe istituzionalizzare questo evento anche nell’Aula consiliare del Palazzo civico e lavoreremo in questo senso.»
Nata nel 1981 sotto la guida di Peppino Tocco, l’istituzione ha iniziato ad operare per sviluppare il sapere e la conoscenza. Il tutto condito dalle tante materia affrontate che vanno dalla filosofia ad argomenti più pratici come evitare le truffe, imparare una lingua o cimentarsi nella pittura.
L’attività è stata divisa in 12 macro aree didattiche in modo da identificare meglio le materie e organizzare in maniera più puntuale il percorso accademico di ogni allievo.
Spazio anche a gite formative e viaggi culturali che, affiancati allo studio, daranno modo a chi è più avanti con l’età, di trovare nuovi stimoli sui banchi e accanto ai colleghi di studio.
Antonio Caria