Il consigliere regionale del Partito Democratico, Piero Comandini, è il primo firmatario di una interrogazione all’assessore della sanità in merito alla elevata criticità della situazione dei Pronto Soccorso dei presidi Aranas e Policlinico, che vista la grande richiesta di ricoveri urgenti registrati nelle ultime settimane ha causato l’occupazione di tutti i posti letto ordinari e di quelli sovrannumerari.
«La richiesta – dichiara Piero Comandini -, rivolta al Presidente Solinas e all’assessore Nieddu, è univoca, intervenire urgentemente affinché si creino le condizioni per riportare la piena operatività dei pronto soccorso e dei reparti dell’Arnas e dell’Auo di Cagliari in condizioni di ordinarietà così da garantire ai pazienti risposte in termini di qualità e quantità delle prestazioni sanitarie, e garantire il diritto alla salute dei cittadini tutti. Necessario inoltre verificare l’organico del personale sanitario tutto, i carichi di lavoro e gli orari dei turni così da prevedere, anche se temporaneamente, una mobilità di personale da altri presidi ospedalieri e, per ultimo ma non per questo meno importante, quali iniziative intende intraprendere, in sinergia con le due aziende del capoluogo, per proporre un modello organizzativo che sia in grado di affrontare i periodi di particolare emergenza.»
«È indubbio – conclude Piero Comandini – che l’utenza di un territorio vasto come quello della Città Metropolitana di Cagliari e del Sud Sardegna, non può contare solo sui due pronto soccorso del Brotzu e del Policlinico, considerato che il Santissima Trinità è chiuso per lavori di ristrutturazione e l’Ospedale Marino non ha reparti funzionanti.»
«La richiesta – dichiara Piero Comandini -, rivolta al Presidente Solinas e all’assessore Nieddu, è univoca, intervenire urgentemente affinché si creino le condizioni per riportare la piena operatività dei pronto soccorso e dei reparti dell’Arnas e dell’Auo di Cagliari in condizioni di ordinarietà così da garantire ai pazienti risposte in termini di qualità e quantità delle prestazioni sanitarie, e garantire il diritto alla salute dei cittadini tutti. Necessario inoltre verificare l’organico del personale sanitario tutto, i carichi di lavoro e gli orari dei turni così da prevedere, anche se temporaneamente, una mobilità di personale da altri presidi ospedalieri e, per ultimo ma non per questo meno importante, quali iniziative intende intraprendere, in sinergia con le due aziende del capoluogo, per proporre un modello organizzativo che sia in grado di affrontare i periodi di particolare emergenza.»
«È indubbio – conclude Piero Comandini – che l’utenza di un territorio vasto come quello della Città Metropolitana di Cagliari e del Sud Sardegna, non può contare solo sui due pronto soccorso del Brotzu e del Policlinico, considerato che il Santissima Trinità è chiuso per lavori di ristrutturazione e l’Ospedale Marino non ha reparti funzionanti.»
Antonio Caria