“C’è da chiedersi con chi parla il presidente Christian Solinas a Roma, anzi se parla con qualcuno. Non c’è nessuna buona ragione perché la Sardegna sia esclusa dal bando del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile che stanzia 313 milioni di euro per le reti idriche in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. La nostra isola è presa come serbatoio di energia eolica, siamo sempre a rischio isolamento e pure ci lasciano con la sete, senza che la Giunta della Regione Autonoma riesca a farsi sentire dallo Stato italiano. Stiamo attenti perché il treno del Pnrr passa solo questa volta e se restiamo a terra sapremo a chi chiedere conto. Non è facile trattare con un Governo restio a capire le complessità ma se l’inerzia è in casa è ancora più difficile lottare. Fortunatamente non ci sono solo i fondi del Pnrr: ora dobbiamo almeno vigilare e partecipare all’assegnazione delle risorse a disposizione per la programmazione delle Regioni, come il Fondo sviluppo e coesione, 15 miliardi che con la Legge di bilancio diventano 23 nei prossimi anni. Ma ovviamente serve che le Istituzioni regionali vadano e trattino, altrimenti lo faranno altri.”
A dirlo è la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), commentando l’esclusione della Sardegna dal bando del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile per ridurre le dispersioni idriche nel Mezzogiorno.