I Progressisti hanno presentato un’interrogazione in Consiglio regionale sulle problematiche della sanità sassarese.
«Prima della pandemia Covid-19, sebbene già in evidente carenza di personale – si legge in una nota -, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) dell’Assl di Sassari riusciva ad assicurare molteplici prestazioni quali ad esempio vaccinazioni, prevenzione e sorveglianza malattie infettive, certificazioni medico-legali per un bacino di utenza di oltre trecentomila abitanti, distribuiti in un’area molto vasta. Nel corso dell’ultimo biennio le attività hanno subito un sensibile rallentamento, dovuto principalmente ai pensionamenti e all’impegno di parte del personale nel contrasto alla pandemia, con la conseguente chiusura di 3 ambulatori vaccinali nel Distretto di Sassari e 1 vaccinale/medico legale in quello di Alghero. Attualmente è nei compiti di contact tracing – la ricerca e la gestione dei contatti dei casi confermati Covid-19, azione di sanità pubblica essenziale per combattere l’epidemia in corso – che il Servizio sta accusando le criticità più grosse.»
«Tutte le attività di tracciamento, monitoraggio, prelievo e invio al laboratorio dei tamponi – sottolinea Gianfranco Satta – vengono svolte per il 90% da personale assunto con contratti a tempo determinato per l’emergenza Covid-19, mentre restano operativi solo due dirigenti medici strutturati, di cui uno giungerà in pensionamento entro il primo semestre dell’anno venturo. Sappiamo bene che identificare e gestire i contatti dei casi confermati di Covid-19 permette di individuare e isolare rapidamente gli eventuali casi secondari e interrompere così la catena di trasmissione, fattore divenuto nuovamente cruciale alla luce del recente incremento della curva dei contagi e la maggiore complessità di gestione legata alla presenza delle varianti.»
Ad incidere pesantemente sull’operatività del Servizio, inoltre, sono le visite necroscopiche nei territori, assicurate dai medici con una copertura di 24 ore su 24. In molte altre Regioni tale ambito è stato già riorganizzato.
«Per questo – conclude Gianfranco Satta -, abbiamo presentato due interrogazioni: il presidente della Regione e l’assessore alla Sanità devono intervenire per scongiurare la perdita dei tracciamenti e della sorveglianza Covid-19 a causa di carenze organizzative nonché per evitare nuove chiusure o sospensioni di ambulatori, fatti inevitabili fra qualche mese quando avranno luogo i pensionamenti programmati. È urgente agire per tempo.»