Ancora due appuntamenti chiudono questa intensa settimana del festival letterario MONDO ECO, organizzato dal Crogiuolo. Domani, sabato 4 dicembre, per l’area tematica Storia e Identità, a Cagliari, alla Biblioteca Lussu, alle 11.00, Francesco Casula, studioso di lingua, storia e cultura sarda, autore di numerose pubblicazioni, presenterà “Carlo Felice e i tiranni sabaudi” (Grafica del Parteolla, 2016), con Giuseppe Melis, docente universitario e attivista per la conservazione della cultura sarda, e la partecipazione di alcune classi del Liceo De Sanctis.
La storia dell’Isola sotto i sovrani sabaudi, raccontata attraverso i fatti dell’epoca. Il libro documenta le malefatte dei Savoia in 226 anni di dominazione, dal 1720 al 1946. Si inizia con Vittorio Amedeo II, re di Sardegna (1720-1730), si prosegue con Carlo Emanuele III (1730-1773), si passa per Vittorio Emanuele I (1802-1821), re di poca intelligenza, cultura e personalità, per Carlo Felice (1821-1831), considerato il peggiore fra i sovrani sabaudi, anche per crudeltà, si arriva a Carlo Alberto (1831-1849), non destinato al trono, che diventò re dello Stato sardo nel 1831 alla morte dello zio Carlo Felice, che non aveva eredi. Poi, Vittorio Emanuele II di Savoia, l’ultimo re di Sardegna (1849-1861) e primo re d’Italia (1861-1878), Umberto I (1878-1900), che fu re d’Italia dal 1878 al 1900, infine, Vittorio Emanuele III, che regnò dal 1900 al 1946.
Domenica 5, per il panel Società post covid, sempre a Cagliari, al Parco di Molentargius, alle 11.00, ci sarà Emanuela Nava, sceneggiatrice e autrice di programmi televisivi come L’albero azzurro e di molti libri per bambini, con We are all human. 15 parole che non fanno rima con razzismo (Feltrinelli, 2021): la scrittrice sarà presentata da Carmen Sulis, insegnante, e Agnese Onnis, toponomasta femminile, parteciperanno gli alunni della scuola I Pini e della scuola Santa Caterina di Cagliari.
Quindici parole, quindici pensieri, per stimolare la riflessione e il confronto per sconfiggere il razzismo, aprirsi al dialogo e riconoscere che abbiamo tutti gli stessi sogni, gli stessi desideri di giustizia e libertà. Un libro, quello della Nava, per trasmettere i valori di tolleranza, solidarietà e giustizia e per fermarsi a riflettere su ciò che la diversità suscita in noi.