«Le risorse integrative previste dal Decreto Rilancio a favore della Difesa e in particolare per potenziare la Sanità militare sono il giusto riconoscimento per lo straordinario contributo che le Forze Armate stanno dando fin dal primo giorno di questa emergenza sanitaria.»
Lo rende noto il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, con delega alla Sanità militare.
«L’arruolamento temporaneo di 70 medici e 100 infermieri, la valorizzazione degli ospedali militari di Roma, Milano e Taranto, l’acquisto di ulteriori macchinari a favore dell’Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze, così come lo stanziamento di risorse integrative per lo straordinario ai medici e agli infermieri militari consentiranno alla Difesa di fornire un contributo sempre più determinante nella lotta al Covid-19 – aggiunge Giulio Calvisi -. Dall’inizio di questa emergenza abbiamo impiegato oltre 450 tra medici, infermieri e operatori tecnici sanitari. Gli ospedali militari da campo gestiti dalla nostra Sanità hanno, inoltre, alleggerito il carico di lavoro dei colleghi del Servizio Sanitario Nazionale, con i quali è stata realizzata una forte sinergia. Nei giorni scorsi, vista l’assenza di pazienti, abbiamo dismesso le strutture sanitarie militari di Piacenza e Jesi, facendo rientrare in sede i nostri medici, che rimangono comunque a disposizione per soddisfare eventuali ulteriori richieste di concorso. E’ invece pienamente operativo il Covid – Hospital per il Centro Sud Italia, inaugurato due settimane fa presso il Policlinico Militare del Celio, con una capacità di 150 posti letto, dei quali 50 destinati alla terapia intensiva o sub-intensiva.»
«Anche nella Fase 2, la Difesa continua a garantire il massimo supporto alla popolazione assicurando, oltre al sostegno sanitario, i voli sanitari di emergenza e in bio-contenimento, i trasporti di materiale sanitario, così come il supporto alle Forze dell’Ordine in attività di Pubblica sicurezza – conclude Giulio Calvisi -. La Difesa continuerà a supportare il Servizio Sanitario Nazionale e, più in generale, tutto il sistema Paese. Disponiamo di uomini e donne altamente specializzati e fortemente motivati. Grazie alla loro professionalità ed umanità stiamo dando una mano ai cittadini per superare, tutti insieme, questa grave crisi sanitaria.»