«Superati i due anni e mezzo, per il sindaco Conoci è ormai tempo di bilancio di metà mandato. Ottocento giorni al governo non sono ancora stati sufficienti per trasferire gli anziani da Fertilia al nuovo CRA, fermo ancora alla progettazione preliminare, nonostante la giunta precedente abbia lasciato in eredità 8 milioni di euro. A parte le case acquistate dalla Giunta Bruno sul mercato, neanche un alloggio popolare e’ stato consegnato in questi anni alle famiglie in graduatoria. Nessun atto di programmazione varato, solo parole. Nel contempo, si sta creando un nuovo campo nomadi con tre camper parcheggiati a Fertilia a ridosso di piazza San Marco, facendo fallire così un progetto pilota nazionale. Il personale fa la corsa per lasciare il comune, perfino il comandante dei vigili pare abbia rassegnato anzitempo le dimissioni, frutto di un clima pessimo dell’amministrazione con le risorse comunali. Le piscine scoperta e coperta abbandonate ai vandali, la scuola del terzo millennio di via Tarragona, altra bella eredità, in fortissimo ritardo, il forte della Maddalena abbandonato. Per i mercati il sindaco non ha previsto risorse, per gli asfalti solo briciole, tanto da far guadagnare alla nostra città il titolo di gruviera del corallo. Bandi persi, risorse restituite alla Regione come per la casa delle arti di Antonio Marras, ufficio programmazione non messo in condizione di operare. Ritardi nelle manutenzioni e nel verde in una città sempre più trascurata.»
Lo scrivono, in una nota, i consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Valdo Di Nolfo, Mimmo Pirisi, Ornella Piras e Raimondo Cacciotto, che aggiungono: «Dello slogan spiagge pulite tutto l’anno c’è rimasto solo lo spot. Di quello coniato per l’agro, “ripartiamo dalle borgate”, solo un vago e vacuo ricordo, spento dalla cancellazione del progetto “mondorurale”, dal mancato perfezionamento del passaggio dei beni e delle strade al Comune. Resta solo la benedetta continuità amministrativa che consente alla giunta Conoci di riqualificare l’ex cotonificio, il palazzo civico con fondi jessica, l’asilo nido e il mercato alla pietraia e tanto altro, pensato, progettato, finanziato dalla giunta di centrosinistra. Due anni e mezzo vissuti di rendita, tra una verifica annunciata e l’altra, una presa in giro e l’altra, partiti e gruppi che attendono un bilanciamento di pesi e Conoci che, invece come al solito, incurante di tutti, prosegue come niente fosse. Di quel raggruppamento di otto sigle che ha vinto le elezioni però resta ben poco, un sindaco sempre più solo, mentre gli algheresi non vedono l’ora di poter mettere fine al sindacato più evanescente della storia della città.»
Antonio Caria