«La Regione è in prima linea per rivendicare l’ammodernamento e lo sviluppo della rete ferroviaria in Sardegna, ma deve aumentare il pressing su un Governo che non risponde, soprattutto per quanto riguarda i collegamenti delle zone interne.»
Sono le parole presentate dai due consiglieri regionali del gruppo Psd’Az Franco Mula e Elena Fancello, rappresentati del territorio nuorese, insieme ai colleghi del gruppo consiliare Domenico Gallus, Gianfranco Mariano Lancioni, Piero Maieli, Alfonso Marras, Giovanni Satta, Stefano Schirru e Fabio Usai ribadiscono che l’attenzione sulle linee ferroviarie Nuoro-Macomer e Nuoro-Olbia è alta.
«Nello stesso convegno – precisano Franco Mula ed Elena Fancello – l’impegno della Regione sull’argomento è stato testimoniato perfino dal portavoce del Comitato Trenitalia Claudio Solinas ed è dimostrato da documenti, mozioni e comunicati stampa. La verità è che il Governo rimpalla continuamente la questione alla Regione perché non è nel suo interesse occuparsi di una piccola realtà come il nuorese, che, come dimostrato anche dal recente intervento dell’amministratrice delegata di RFI e come ammesso dalla stessa Todde, non rientra negli interessi dell’Italia.»
«Il punto – concludono i due consiglieri del gruppo sardista – è che si tratta di un’opera pubblica di importanza vitale, per la sopravvivenza delle comunità, delle aziende, della società civile in una zona rimasta ferma, sul piano dei trasporti, all’800. Le opere pubbliche non possono essere valutate in termini di mercato o di numeri, il rapporto costi/benefici va calcolato su ben altri piani, che sono quelli della qualità della vita e della lotta allo spopolamento e all’impoverimento delle zone interne. Per questo motivo ribadiamo con forza il nostro pieno impegno e appoggio alla causa per la riconversione della linea Nuoro-Macomer e per lo sviluppo della linea Nuoro-Olbia, in piena sintonia con tutti gli altri attori del territorio che combattono la nostra stessa causa e nell’interesse dell’intera Sardegna, che non può che beneficiare del miglioramento dei trasporti anche in questo pezzo di Isola finora dimenticato dallo Stato italiano. Faremo la nostra parte per difendere gli interessi del nostro territorio in questa battaglia, in cui chiediamo che la Regione non arretri ma anzi si ponga con ancora più forza, nel solco di un rapporto di lealtà e reciprocità che deve riconoscere pari dignità e opportunità a ogni zona della Sardegna, comprese quelle interne.»
Antonio Caria