«Sono consapevole che da più parti mi viene rimproverato il fatto di essermi dedicato “troppo” al sardo. Questo lo dicono, soprattutto, coloro che ritengono naturale dedicare la vita intera al francese o al provenzale antico.»
Così scrive Max Leopold Wagner da Cagliari al suo amico e collega Karl Jaberg il 21 febbraio 1926. L’estratto è compreso in un volume, “Caro amico e collega. Carteggio con Karl Jaberg 1901-1958”, curato da Giovanni Masala ed edito da ISRE e dalla casa editrice Giovanni Masala Edizioni.
Chiude il volume un’appendice epistolare con alcune lettere di Wagner al poeta, romanziere e lessicografo Pietro Casu, al filologo svizzero Karl Jaberg ed all’etnomusicologo danese Andreas Fridolin Weis Bentzon.
Così scrive Max Leopold Wagner da Cagliari al suo amico e collega Karl Jaberg il 21 febbraio 1926. L’estratto è compreso in un volume, “Caro amico e collega. Carteggio con Karl Jaberg 1901-1958”, curato da Giovanni Masala ed edito da ISRE e dalla casa editrice Giovanni Masala Edizioni.
Chiude il volume un’appendice epistolare con alcune lettere di Wagner al poeta, romanziere e lessicografo Pietro Casu, al filologo svizzero Karl Jaberg ed all’etnomusicologo danese Andreas Fridolin Weis Bentzon.
Antonio Caria