“Un reparto di Medicina con quaranta posti letto per una città che conta 70 mila abitanti, e che nel periodo estivo supera abbondantemente le 150 mila presenze. Sono numeri allarmanti che descrivono chiaramente la situazione insostenibile che sono costretti a sopportare i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. Il reparto di Medicina, in cui vengono ricoverati tutti i pazienti che necessitano di accertamenti, fino a qualche mese fa poteva contare sulla disponibilità di 52 posti letto, oltre ad altri 18 posti letto appartenenti al MID che condivideva con i reparti di Cardiologia ed Oncologia. Purtroppo, oggi, questo supporto non c’è più e dei 52 posti letto originari ne sono rimasti soltanto 40, perché la carenza di personale, che a cascata ha riguardato infermieri, medici e OSS, ha costretto in primis a dimezzare i posti letto del MID, passati da 18 a 9, e poi a sacrificare un intero modulo da 12 posti letto del reparto di Medicina.”
Lo ha detto il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, che effettuato un sopralluogo all’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia e che sta predisponendo un’interrogazione urgente al Presidente Christian Solinas e all’assessore della Sanità, Mario Nieddu.
“In questo reparto costantemente pieno si dovrebbe raggiungere una copertura perlomeno di venti medici perché funzioni a regime, invece attualmente i medici effettivi sono soltanto dieci, di cui uno non è operativo perché impegnato da un anno all’hub vaccinale, un altro è in malattia da tre mesi, una in maternità, una è impiegata a tempo parziale e di conseguenza non prende servizio nelle notti e nei festivi, e un’altra ancora ha la 104 e quindi non fa le notti. E il primo febbraio un’altra unità passera all’orario ridotto. A conti fatti sono quindi soltanto 4 i medici in servizio a tempo pieno che fanno 38 ore – ha aggiunto Roberto Li Gioi -. È facile immaginare le conseguenze psico fisiche dei lavoratori, costretti a fare notti continue senza possibilità di recupero. I medici sono stremati, non è pensabile andare avanti in queste condizioni senza considerare un urgente potenziamento della pianta organica.”
“L’Ospedale pubblico della più importante città della Gallura è gravemente in affanno. I turni notturni in Medicina vengono gestiti da un solo medico e anche Oss ed infermieri si contano sulle dita di una mano. Attualmente, a coprire il turno mattutino è un medico per ciascun modulo del reparto, al pomeriggio sono presenti due medici e la notte incredibilmente soltanto uno – ha concluso Roberto Li Gioi -. La mala gestione della Sanità in Gallura sta proseguendo nonostante gli innumerevoli annunci dell’assessore Mario Nieddu. Dove sono i medici che la Regione ha detto di aver reclutato per la nostra Sanità? Mentre si attendono risposte, i reparti chiudono, i posti letto si dimezzano ed i cittadini perdono servizi sanitari pubblici essenziali, inesorabilmente, pezzo dopo pezzo.”
Antonio Caria