I consiglieri regionali Daniele Cocco (LeU Sardigna), Gianfranco Ganau (Pd) ed Antonello Peru (Udc Cambiamo!) hanno espresso forti critiche sulla decisione della Giunta regionale di voler spostare la sede dell’Ats Sardegna – e quindi dell’Azienda regionale della salute Ares – da Sassari a Cagliari.
«Tale decisione rappresenta, ancora una volta, la conferma della visione centralistica di una certa classe politica, e dirigente, che preferisce accentrare tutte le sedi decisionali e di vertice su Cagliari anziché decentrare nei diversi territori della Sardegna – sottolinea il vicepresidente della sesta Commissione Daniele Cocco -. Ancora più incomprensibili le dichiarazioni del presidente del Consiglio Michele Pais nel definire la sede di Sassari una “scatola vuota”, in netto contrasto con la scelta fatta dalla precedente amministrazione regionale, votata a maggioranza dal Consiglio regionale e non con una delibera di Giunta come è avvenuto questa volta, che dava concrete risposte alle esigenze di decentramento rivendicate dai territori.»
«La proclamata riforma della sanità regionale – conclude Daniele Cocco -, ormai ferma da due anni con una fallimentare gestione commissariale di transizione, prova ad avviarsi nel peggiore dei modi, con uno scippo nei confronti del territorio di Sassari e con continui tentativi di destrutturazione dei presidi sanitari delle zone interne. Questo periodo di forte crisi sanitaria ha messo in evidenza tutti i limiti della gestione commissariale di questa maggioranza, con decisioni che hanno portato ad un progressivo peggioramento dell’offerta sanitaria, specialmente in alcuni territori, e con una organizzazione disastrosa del personale sanitario, tecnico e amministrativo. Chiediamo al Presidente della Regione e all’Assessore della Sanità di intervenire affinché la sede dell’Azienda regionale della salute Ares rimanga a Sassari, nel rispetto di una equilibrata e omogenea distribuzione dei servizi sanitari e amministrativi in tutti i territori della Sardegna.»
«Tale decisione rappresenta, ancora una volta, la conferma della visione centralistica di una certa classe politica, e dirigente, che preferisce accentrare tutte le sedi decisionali e di vertice su Cagliari anziché decentrare nei diversi territori della Sardegna – sottolinea il vicepresidente della sesta Commissione Daniele Cocco -. Ancora più incomprensibili le dichiarazioni del presidente del Consiglio Michele Pais nel definire la sede di Sassari una “scatola vuota”, in netto contrasto con la scelta fatta dalla precedente amministrazione regionale, votata a maggioranza dal Consiglio regionale e non con una delibera di Giunta come è avvenuto questa volta, che dava concrete risposte alle esigenze di decentramento rivendicate dai territori.»
«La proclamata riforma della sanità regionale – conclude Daniele Cocco -, ormai ferma da due anni con una fallimentare gestione commissariale di transizione, prova ad avviarsi nel peggiore dei modi, con uno scippo nei confronti del territorio di Sassari e con continui tentativi di destrutturazione dei presidi sanitari delle zone interne. Questo periodo di forte crisi sanitaria ha messo in evidenza tutti i limiti della gestione commissariale di questa maggioranza, con decisioni che hanno portato ad un progressivo peggioramento dell’offerta sanitaria, specialmente in alcuni territori, e con una organizzazione disastrosa del personale sanitario, tecnico e amministrativo. Chiediamo al Presidente della Regione e all’Assessore della Sanità di intervenire affinché la sede dell’Azienda regionale della salute Ares rimanga a Sassari, nel rispetto di una equilibrata e omogenea distribuzione dei servizi sanitari e amministrativi in tutti i territori della Sardegna.»
Antonio Caria