«Ho sempre messo al primo posto nelle mie battaglie quella per il diritto alla salute e mi sono sempre occupata di pazienti fragili, anche per fornire loro le cure palliative, quelle che garantiscono al paziente la migliore qualità di vita, negli stadi più difficili della loro patologia. Sembra incredibile ma in Italia non esiste la Scuola di specializzazione e queste cure vengono somministrate da altri specialisti.»
È soddisfatta la deputata sarda di Centro democratico, dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto sull’ordinamento didattico della Scuola di specializzazione in Medicina palliativa.
«Mi impegnerò – conclude Mara Lapia – con tutte le mie forze perché una di queste scuole venga istituita in Sardegna. Ci vorrà ancora un po’ di tempo perché venga attuata la rete delle scuole su tutto il territorio nazionale, si attende, per il prossimo febbraio, la nota dell’Osservatorio delle Scuole di specializzazione che è l’organismo a cui è demandato il provvedimento che regolerà i requisiti di accreditamento della Rete formativa. È necessario che la nostra isola rispetti i requisiti per l’accreditamento e su questo ho intenzione di concentrare il mio lavoro delle prossime settimane affinché la Sardegna non si lasci sfuggire questa importante opportunità. Non appena si esprimerà l’Osservatorio delle Scuole di specializzazione, mi attiverò con tutti i mezzi a mia disposizione per non perdere questa occasione. L’Università sarda può e deve rendersi protagonista di questo nuovo e importante passo nell’ambito della medicina per le cure palliative.»
Antonio Caria