«Garantire il diritto allo studio agli 800 studenti iscritti all’Università di Nuoro e superare nel più breve tempo possibile l’impasse venutasi a creare dopo lo scioglimento del Consorzio e la nomina del commissario liquidatore.»
A dichiararlo è il deputato sardo del Movimento 5 Stelle Alberto Manca, che aggiunge: «La fondazione ancora non è stata costituita e quindi non è in grado di operare in merito alla gestione dei servizi di supporto alle attività del consorzio universitario. Inoltre, parrebbe allo scrivente, che il commissario per la liquidazione, (nominato il 17 dicembre attraverso la delibera di Giunta regionale n° 49/72) non avrebbe i requisiti per poter operare. Infatti, il prof. Marinò, il quale ad oggi non ha ancora assunto formalmente l’incarico essendo docente di Economia politica all’Università di Sassari e prorettore al bilancio dell’Università turritana, si troverebbe in una posizione di conflitto considerato che l’Università di Sassari è da sempre in collaborazione con il polo universitario di Nuoro. Appare evidente che tale situazione sta rallentando ulteriormente le procedure per la riapertura delle sedi del polo universitario nuorese».
«Quanto sta accadendo in questi giorni a Nuoro ha del paradossale – denuncia Alberto Manca – poiché, attraverso l’attuazione di una legge regionale, di fatto la Regione sta negando il diritto allo studio a centinaia di giovani studenti e sta lasciando a casa decine di lavoratori. Il percorso di transizione dall’ex consorzio alla fondazione deve essere gestito da un commissario liquidatore che deve avere immediatamente la capacità di attivare tutte le procedure per garantire la funzionalità ai corsi di laurea a Nuoro. Un’impasse ingiustificabile che di fatto ha determinato la chiusura del polo universitario nuorese.»
«La Regione, dunque, faccia presto a nominare un commissario liquidatore nel pieno esercizio delle sue funzioni e costituisca la fondazione atta a garantire quel rilancio dell’offerta universitaria di Nuoro che con l’approvazione della legge regionale numero 10 aveva inteso favorire, ma che nei fatti sta ostacolando. Vigilerò affinché il diritto allo studio degli studenti non venga leso e che tutti i servizi vengano erogati e garantiti. Gli studenti – conclude Alberto Manca – chiedono solo la continuità dei servizi e la possibilità di poter studiare per costruire il loro futuro. Una richiesta legittima che mi troverà sempre impegnato al loro fianco.»
Antonio Caria