Oggi Papa Francesco ha officiato nella Basilica di San Pietro la Messa in ricordo del centenario della nascita di Papa Giovanni Paolo II. La celebrazione è stata officiata ai piedi della tomba di Papa Wojtyla.
E’ stata una celebrazione ricca di significati. In un momento in cui ci troviamo a combattere contro il Coronavirus, ecco che il messaggio di Sua Santità Papa Francesco è fortissimo. Un richiamo alla Cristianità, un momento di riflessione.
Noi Cristiani, come più volte ha detto Papa Francesco, usando le parole di Papa Wojtyla, dobbiamo varcare la soglia della speranza ed aprire le porte a Dio.
Una cerimonia che attraverso il vivido ricordo di Papa Giovanni Paolo II, ci ha riportato indietro negli anni attraverso il suo Pontificato, con i suoi instancabili viaggi in tutto il mondo, con una marea di gente, soprattutto giovani che sono stati attirati dal suo modo di fare, dalla sua fortissima personalità.
Papa Wojtyla era già Santo in vita ed il suo carisma si è concretizzato in tutte le sue iniziative, un Ecumenismo a tutto tondo, che aperto le porte a tutte le religioni.
Un Ecumenismo che ha preso corpo e si è concretizzato con il famoso incontro ad Assisi, al quale hanno preso parte tutte le confessioni e, dopo quell’evento, è stato un susseguirsi di nuovi viaggi, il Vicario di Cristo si è materializzato nell’incontro con i giovani, lui stesso si è proclamato giovane tra i giovani.
La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile ma non è e non sarà mai dimenticato e con l’avvento al soglio pontificio di Papa Francesco, la Cristianità ha conosciuto una nuova ventata di freschezza e di concretezza, prestando un’attenzione diversa e più incisiva nei confronti degli ultimi ed il suo peregrinare ha dato uno scossone a tutti i potenti della terra, proponendo di fatto una nuova idea rivoluzionaria della società e portando avanti il cammino iniziato da Papa Wojtyla, il Santo.
Armando Cusa