C’è un camper ai Giardini di piazza Vittorio a Nuoro, in cui da mesi Marilena Pintore, presidente dell’Associazione Vivere a Colori, e le sue compagne, pazienti oncologiche hanno organizzato un presidio permanente. Chiedono che venga rispettato il diritto alla salute, non solo delle malate di cancro, ma di tutti i cittadini. Nonostante il freddo, le donne denunciano con la loro protesta tutti disservizi dell’ospedale San Francesco e più in generale della sanità nuorese.
Questa mattina, a Roma, si è tenuto un incontro tra il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, la presidente di Vivere a Colori e la deputata del Gruppo Misto Mara Lapia. Il sottosegretario ha ascoltato con attenzione tutte le problematiche legate all’ospedale di Nuoro e le criticità della sanità nuorese.
«Massima attenzione per la sanità nuorese – ha affermato il sottosegretario – appena si concluderanno le votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica, insieme alla collega Lapia, farò una visita all’ospedale San Francesco e andrò a trovare l’Associazione Vivere a Colori.»
A favorire l’incontro di oggi la deputata Mara Lapia, che oltre a occuparsi della sanità sarda, sostiene l’Associazione anche come paziente: «Non è la prima volta che porto all’attenzione del Governo le criticità della sanità nuorese. Nel 2019 ho promosso la visita del sottosegretario Bartolazzi a Nuoro e Siniscola, questa volta ci occupiamo del San Francesco e della sanità nuorese. Non possiamo più aspettare dobbiamo non solo salvare questo ospedale, ma fargli restituire il posto importante che occupava per questo territorio».
Grande soddisfazione e nuove speranze per l’Associazione Vivere a Colori che raccoglie oltre 8mila iscritti: «Abbiamo fatto un grande passo avanti oggi. Varcando il Tirreno – ha concluso la presidente dell’Associazione, Marilena Pintore – abbiamo dato un forte impulso alla nostra protesta. Grazie anche al sostegno della deputata Lapia, faremo toccare con mano al sottosegretario i nostri problemi e le carenze di questo territorio in ambito sanitario, forse finalmente riusciremo a migliorare la nostra condizione di malate e magari a garantire finalmente il diritto alla salute anche ai cittadini del nuorese».