«Tra le attività che oggi riaprono spuntano agriturismi, strutture ricettive alberghiere e attività turistiche relative alla balneazione – prosegue la nota – Siamo preoccupati quando diciamo che non saranno di certo i sardi, messi in ginocchio dal lockdown, a prendere d’assalto gli alberghi nella propria regione e lo siamo ancor di più nel leggere che la quarantena fiduciaria sarà fino al 2 giugno ‘salvo proroga esplicita’. Una follia pensare che gli italiani, senza aiuti né cassaintegrazione, possano permettersi una vacanza di oltre due settimane, se si contano i 14 giorni di quarantena imposti.»
«Consci della curva dei contagi ormai ferma nell’isola – conclude la nota – auspichiamo che questa Ordinanza, per ora in vigore fino al 2 giugno 2020, non venga prorogata oltre e che, in queste settimane, si definiscano delle linee chiare che aprano la possibilità di una reale ripresa del settore turistico e l’opportunità per i turisti di organizzarsi per il bene dell’economia sarda, dato che siamo ormai già in enorme ritardo.»