Un fondo dedicato agli Enti Locali per far fronte alle spese correnti degli impianti comunali sportivi, che gravano notevolmente sui bilanci delle stesse amministrazioni civiche è la richiesta del presidente regionale di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, conscio della fase non più sostenibile che stanno vivendo i gestori delle piscine. Situazione che nel giro di poco tempo porterà ad una chiusura definitiva perché è impensabile arginare dei costi lievitanti a vista d’occhio.
In una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Mario Draghi, alla sottosegretaria con delega allo Sport Valentina Vezzali, al presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e al presidente del Consiglio regionale Michele Pais, Emiliano Deiana focalizza l’attenzione risaltando sia l’aggravamento della situazione pandemica, sia l’esorbitante aumento di energia elettrica e gas.
Nella sua missiva Deiana ricorda come le strutture dedicate all’attività natatorie rappresentano un patrimonio economico sociale che l’obiettivo di promuovere lo stato di salute dei cittadini, migliorarne lo stile di vita e prevenire l’insorgere di problematiche legate ad alcune patologie; oltre ad essere un importante strumento educativo e di relazione .
«Ringrazio il presidente dell’Anci regionale – commenta il presidente di Fin Sardegna, Danilo Russu – ad oggi è stato il primo ed unico in Italia tra i suoi colleghi ad aver preso l’iniziativa di farsi sentire nei piani alti. La Regione Piemonte ha adottato iniziative simili, come anche altre Province italiane, e i sindaci della Toscana e della provincia di Cuneo. È importante che Emiliano Deiana abbia fatto propria la necessità di segnalare e supportare un settore già colpito in maniera importante dalla pandemia sia per le chiusure, sia per l’attuazione delle linee guide.»
«Mi auguro che le istituzioni nazionali adottino dei provvedimenti immediati – conclude Danilo Russu – perché se la situazione rimanesse così sospesa per i prossimi novanta giorni sono sicuro che molti gestori consegnerebbero le chiavi in segno di resa definitiva.»
Antonio Caria