Il 27 gennaio ricorre il 77° anniversario della Shoah. Oggi più che mai è estremamente importante ricordare i fatti accaduti durante il secondo conflitto mondiale, perché rigurgiti di conflitti armati sono sempre attuali, e si susseguono gli appelli internazionali e quelli di Papa Francesco.
Per ricordare quanto accaduto nel secolo scorso, è interessante quanto riporta il libro di Elio Vittorini, “Uomini e No”.
I fatti narrati fanno riferimento a Milano, occupata dai nazisti. Un giovane comandante partigiano, nome di battaglia “Enne 2“, si interroga fra un’azione e l’altra, sul senso del suo stare al mondo, sulla natura dell’essere umano.
La guerra, le bombe, gli attentati, i continui appuntamenti col destino, non annullano la sua voglia di capire, di sentire, di amare.
Il libro di Elio Vittorini, pubblicato nel 1945, è indubbiamente uno dei migliori testi – tra i tantissimi – pubblicati sulla Resistenza.
Questo spaccato di racconto di vita vera, ci fa capire quanto la necessità di libertà, di democrazia, di una vita normale, sia stata importante per tutte le persone di quegli anni.
La Resistenza portata avanti dai Partigiani ci ha lasciato innumerevoli azioni eroiche che hanno portato sino al sacrificio estremo.
Purtroppo, i rastrellamenti attuati dai tedeschi e dai fascisti a Roma, a Milano e in altre città del nostro Paese, hanno segnato la storia.
Tantissimi gli innocenti finiti nei campi di concentramento e poi nei forni crematori. Pochissimi, purtroppo, sono tornati.
Shoah, sterminio, eliminazione fisica di tanta povera gente inerme che ha pagato con la vita senza colpa alcuna, per la follia umana che ha perpetrato una strage di immani proporzioni.
Armando Cusa