«Mentre i ragazzi tra i 12 e i 17 anni hanno la possibilità, presentando una prescrizione medica, di effettuare il tampone anti-Covid gratuitamente in farmacia, i genitori degli studenti delle scuole primarie devono pagare di tasca propria l’intero importo di 15 euro. Il Governo, infatti, con il Decreto legge entrato in vigore l’8 gennaio scorso, ha previsto che gli studenti delle scuole medie e superiori, che siano entrati in contatto con casi positivi, possano effettuare un test antigenico gratuito alla settimana in farmacia. L’accordo sottoscritto con le farmacie esclude, però, la fascia più giovane della popolazione, poiché per quanto riguarda la scuola primaria la gratuità dei tamponi è di competenza regionale. Poiché ritengo sia di fondamentale importanza garantire parità di trattamento a tutte le famiglie sarde che stanno sostenendo notevoli spese per consentire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza, ho chiesto al presidente Solinas di attivarsi per far sì che anche i bambini più piccoli abbiano diritto al test gratuito quando necessario.»
A chiederlo, in una mozione, è la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che aggiunge: «La disparità di trattamento per quanto riguarda il costo dei tamponi ha scatenato giustamente il malcontento dei genitori che ritengono paradossale escludere i bambini dalle agevolazioni, poiché in tal modo vengono costretti proprio gli studenti più piccoli a fare file di ore per effettuare il test. Poiché l’aumento dei casi di Covid-19 dovuto alla rapida diffusione della variante Omicron nell’isola impone di dedicare particolare attenzione all’adozione di misure precauzionali, ritengo sia dovere delle istituzioni far sì che tutti vi possano accedere».
A chiederlo, in una mozione, è la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che aggiunge: «La disparità di trattamento per quanto riguarda il costo dei tamponi ha scatenato giustamente il malcontento dei genitori che ritengono paradossale escludere i bambini dalle agevolazioni, poiché in tal modo vengono costretti proprio gli studenti più piccoli a fare file di ore per effettuare il test. Poiché l’aumento dei casi di Covid-19 dovuto alla rapida diffusione della variante Omicron nell’isola impone di dedicare particolare attenzione all’adozione di misure precauzionali, ritengo sia dovere delle istituzioni far sì che tutti vi possano accedere».
Antonio Caria