Gian Franco Satta, consigliere del gruppo dei Progressisti, è il primo firmatario di un’interrogazione, rivolta al presidente della Regione e all’assessore alla Sanità, nella quale si chiede di intervenire sulla pesante situazione che stanno vivendo in questi giorni i pazienti che hanno necessità di assistenza nei pronto soccorso isolani.
«È inconcepibile – si legge nell’interrogazione -, che a due anni dall’inizio della pandemia tutta l’organizzazione della sanità in Sardegna sia affidata a iniziative estemporanee che non tengono minimamente conto delle necessità delle cittadine e dei cittadini e contribuiscono a rendere ancora più pesante il lavoro quotidiano degli operatori sanitari negli ospedali dell’isola.»
«Emblematico è quanto sta succedendo nei pronto soccorso dei centri periferici – spiega Gianfranco Satta – dove, in caso di riscontrata positività al Covid-19, i pazienti vengono valutati in via ordinaria solo a Cagliari e a Sassari. Significa che in tutti gli altri pronto soccorso dell’isola i pazienti ricevono assistenza solo per casi di condizioni di criticità tali da richiedere subito cure in urgenza, in caso contrario si attiva la procedura di trasporto verso i due centri maggiori. Sono tutt’altro che rari i casi di persone, specie anziane, che nei vari Pronto Soccorso sono costretti ad attendere per ore in ambulanza gli esiti di un tampone e, in caso di positività, vedersi trasportati verso i centri maggiori.»