L’Ares, Azienda regionale della Salute, in esecuzione delle disposizioni della Giunta regionale, ha pubblicato i bandi di selezione per 271 posti a tempo indeterminato di dirigente medico in varie discipline: 5 in chirurgia vascolare; 11 in neuropsichiatria infantile; 36 in cardiologia; 10 in patologia clinica; 24 in chirurgia generale; 32 in psichiatria; 13 in neonatologia; 22 in direzione medica di presidio ospedaliero; 36 in igiene e sanità pubblica; 9 in otorinolaringoiatria; 15 in malattie dell’apparato respiratorio; 11 in gastroenterologia; 8 in medicina trasfusionale; 10 in organizzazione dei servizi sanitari di base; 20 in radiodiagnostica; 6 in diabetologia; 3 in neurochirurgia.
Di questi, 224 posti da dirigente medico sono stati pubblicati in un bando unificato che coinvolge anche le due aziende ospedaliere-universitarie di Cagliari e Sassari, ciascuna per 23 posti.
«Il nuovo assetto del nostro sistema sanitario – dichiara il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas – è operativo dal primo gennaio e oggi, a meno di un mese di distanza, inauguriamo il nuovo corso con la pubblicazione dei bandi per l’assunzione dei medici che andranno a rafforzare i presidi e i servizi del nostro territorio. Parliamo di un numero importante di specialisti. Abbiamo davanti a noi numerose sfide e una pandemia che non è ancora alle spalle. Continueremo a mettere in campo ogni arma a nostra disposizione per dare ai sardi le cure e l’assistenza sempre migliori.»
«Le nuove selezioni – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – seguono la strada che abbiamo tracciato da tempo. Oggi la criticità più forte che il nostro sistema sanitario si trova ad affrontare riguarda la carenza di specialisti, un problema che parte da lontano e che non riguarda solo la nostra regione. Per rispondere alle necessità del nostro territorio stiamo mettendo in campo ogni strumento a nostra disposizione, basti pensare che nel corso dell’emergenza Covid abbiamo assunto ogni medico abilitato, specializzando o medico in pensione che fosse disponibile in Sardegna. Stiamo costruendo il futuro del nostro sistema sanitario regionale e siamo costantemente impegnati nell’equilibrare le forze in campo per garantire ovunque le cure e l’assistenza.»