Potrebbe essere liberata a breve, e nello stesso probabilmente vicino al luogo del ritrovamento (nei pressi dello stagno di S’Ena Arrubia, ad Arborea), un esemplare la tartaruga “Arrubia”, rimasta intrappolata in una rete e salvata dai pescatori della Cooperativa Sant’Andrea.
La Chelonia Mydas era stata poi consegnata ai veterinari della Clinica Due Mari di Oristano e dei biologi marini del Centro di Recupero del Sinis.
«I controlli che sono stati effettuati nei giorni del ritrovamento – ha dichiarato la sindaca di Arborea, Manuela Pintus – non hanno evidenziato particolari problemi ma la tartaruga è mantenuta sotto controllo per valutare le condizioni di salute e poiché è stata riscontrata la presenza di materiale come la plastica nel tratto digerente è necessario monitorarne l’espulsione.»
La Chelonia Mydas era stata poi consegnata ai veterinari della Clinica Due Mari di Oristano e dei biologi marini del Centro di Recupero del Sinis.
«I controlli che sono stati effettuati nei giorni del ritrovamento – ha dichiarato la sindaca di Arborea, Manuela Pintus – non hanno evidenziato particolari problemi ma la tartaruga è mantenuta sotto controllo per valutare le condizioni di salute e poiché è stata riscontrata la presenza di materiale come la plastica nel tratto digerente è necessario monitorarne l’espulsione.»
Antonio Caria