«Bene l’invio della Regione alla Commissione tecnica Pnrr-Pniec del suo parere negativo sul progetto ‘Luminu’ per la costruzione di un impianto eolico in Marmilla, rilanciato oggi dall’assessore regionale dell’Ambiente, ma non abbassiamo la guardia.»
Coldiretti Sardegna rimane al fianco delle comunità della Marmilla e delle amministrazioni comunali sul ‘no’ ai grattacieli da 80 piani vicino al sito Unesco di Su Nuraxi. Da qui anche il rilancio, insieme al’Unione dei Comuni della Marmilla, su un Comitato permanente, di carattere regionale, per sapere quanto e dove si vuole produrre e quali ricadute reali ci sono per i territori e per i sardi.
Coldiretti Sardegna rimane al fianco delle comunità della Marmilla e delle amministrazioni comunali sul ‘no’ ai grattacieli da 80 piani vicino al sito Unesco di Su Nuraxi. Da qui anche il rilancio, insieme al’Unione dei Comuni della Marmilla, su un Comitato permanente, di carattere regionale, per sapere quanto e dove si vuole produrre e quali ricadute reali ci sono per i territori e per i sardi.
«Il percorso è ancora lungo e non molliamo la presa – dichiara il presidente Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu – non siamo certo contrari alle rinnovabili, che rappresentano il futuro dell’approvvigionamento energetico, ma i progetti devono essere ragionati e condivisi con i territori. Pensiamo che ci siano aree idonee in Sardegna, a partire da quelle industriali dismesse, ma serve un progetto organico.»
Per il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba, «è necessario che anche sugli altri progetti, a partire da quello di Isili, ci sia una procedura di evidenza pubblica che coinvolga tutti gli attori interessati, dai cittadini ai sindaci, passando per le imprese. Serve un percorso chiaro sul futuro di questi territori e per costruirlo non si può prescindere dall’ascolto delle volontà delle comunità locali».
L’Unione dei Comuni della Marmilla, che rappresenta 18 Enti locali del territorio, rilancia la sua posizione.
«Il nostro no a questi progetti presentati senza il minimo rispetto della leale collaborazione tra istituzioni e territori è deciso e determinato – sottolinea Marco Pisanu, presidente dell’Unione dei Comuni – se parliamo di energia noi abbiamo le nostre idee di comunità energetiche e su queste andremo avanti, sulla base delle reali esigenze deile nostre comunità e non per incrementare i profitti delle multinazionali a cui diciamo che qui non troveranno terreno fertile.»
Antonio Caria