Salvalarte è la storica campagna di Legambiente sui beni culturali, per comprendere il valore e conoscere la storia di tesori nascosti e poco noti, per denunciarne lo stato di degrado; per attivare sinergie e risorse per il loro recupero e la loro fruizione, nella convinzione che rappresentino la carta vincente per creare nuove forme di occupazione durevoli e per costruire uno sviluppo economico solido e ambientalmente compatibile. Una delle mission di Salvalarte è anche quella di segnalare monumenti da recuperare e salvaguardare con interventi anche minimi di manutenzione e di individuare e promuovere percorsi di crescita per i territori, anche nell’ottica della transizione ecologica, costruendo percorsi di partecipazione attiva per le comunità.
La nuova edizione della campagna viene riproposta dopo il momento difficile della pandemia, per focalizzare l’attenzione sulla possibilità di un diverso approccio nei confronti dei nostri beni culturali affinché diventino effettivamente patrimonio vissuto e condiviso delle comunità, bene comune tutelato e valorizzato, occasione di sviluppo e rinascita per il territorio. Una visione che si pone in linea con lo spirito della Convenzione di Faro, ratificata di recente dal nostro Paese, che, con il concetto di comunità patrimoniale, pone l’accento sul rapporto tra la società e i beni comuni, sulla loro possibilità di fruizione come elemento di crescita, valorizzazione e occasione di partecipazione per la comunità.
Legambiente Sardegna partecipa, insieme al Circolo Legambiente Cagliari, alla campagna nazionale, con un percorso alla scoperta de La città di Karalì dimenticata: Santa Gilla, ripercorrendo, attraverso il prezioso racconto degli archeologi Alfonso Stiglitz, Giovanna Pietra, Ignazio Sanna e dell’antropologa Cinzia Frau. Un itinerario alla riscoperta delle tracce del centro nuragico di Karalì, della successiva città fenicio punica e della città medievale di Santa Igia.
«Dobbiamo salvaguardare i nostri territori, curarli ed esplorarne la storia e le potenzialità – dichiara Annalisa Colombu, presidente Legambiente Sardegna – e Santa Gilla si colloca perfettamente in questa prospettiva. L’itinerario alla scoperta dell’antico centro nuragico di Karali, la storia della sua trasformazione in città punica e finalmente nella città medievale di Santa Igia, racconta la nostra storia, e ci consente di esplorare una parte del nostro territorio che, troppo spesso, viene dimenticato. Salvalarte promuove la salvaguardia dei beni culturali attraverso il protagonismo delle comunità che devono essere le custodi dell’identità comune. Dobbiamo superare la logica delle buone pratiche sparse, per attuare quanto la convenzione di Faro ci indica: riconoscere un ruolo fattuale ai cittadini rispetto la valorizzazione del loro patrimonio, soprattutto di quello minore, diffuso, e integrato e vivo nella vita delle comunità.»