Da oggi, sino al 25 ottobre, 45 Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (CEAS) apriranno le porte alla collettività per promuovere uno stile di vita responsabile.
Con il mese di settembre 2024 – in coerenza con la Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile e nell’ambito delle iniziative promosse dalla rete regionale INFEAS (Informazione, formazione ed educazione ambientale e alla sostenibilità) – si rinnova l’appuntamento con CEAS Aperti, giunto alla sua terza edizione, dedicata al tema del consumo di suolo. Capofila nell’organizzazione delle attività di quest’anno è il Comune di Capoterra con il suo CEAS “Laguna di Santa Gilla”, sotto la supervisione della Città metropolitana di Cagliari in collaborazione con il centro regionale di coordinamento INFEAS. Il progetto ha carattere regionale ed è sostenuto dal Servizio sostenibilità ambientale valutazione strategica e sistemi informativi dell’assessorato regionale della difesa dell’ambiente (SVASI).
I CEAS, centri di educazione all’ambiente e alla sostenibilità, sono i principali osservatori dei sistemi ambientali locali, punti di riferimento per l’animazione e la partecipazione di cittadini ed imprese, attivatori di buone pratiche e di interventi dedicati all’educazione ambientale e allo sviluppo locale sostenibile.
CEAS Aperti 2024 è un progetto della rete INFEAS con attività gratuite legate al tema della sostenibilità, che si rivolge ai cittadini interessati e al mondo della scuola.
Dal 24 settembre al 15 ottobre, 45 CEAS apriranno le loro porte alla collettività, con 79 eventi in programma che comprendono passeggiate esplorative, escursioni, incontri, cineforum, laboratori di vario titolo, mostre, etc. incentrati sul tema della sostenibilità e la difesa dei suoli. Le iniziative sono pensate per coinvolgere famiglie, adulti e bambini. Tema di quest’anno sarà il suolo, filo conduttore di tutte le attività. Il suolo rappresenta una delle risorse fondamentali del nostro pianeta, dai servizi di approvvigionamento (materie prime, prodotti alimentari etc.) e regolazione naturale (del clima, della qualità dell’acqua, di protezione e mitigazione dei fenomeni idrologici estremi etc.) a quelli di supporto agli habitat delle specie e alla conservazione della biodiversità. Nonostante la sua importanza, la cui salvaguardia costituisce il presupposto per gli equilibri necessari al nostro pianeta per rimanere in salute e garantire la vita, sconsiderati abusi nel suo utilizzo ne pongono in discussione il futuro, come le pratiche agricole e forestali scorrette, le dinamiche insediative poco lungimiranti, il disseto idrogeologico etc. È dunque necessario agire tempestivamente favorendo nuovi tavoli di dibattito e di riflessione che consentano di elaborare e programmare efficaci azioni capaci di arginare il degrado in atto.
L’evento di chiusura si svolgerà il 24 e il 25 ottobre a Capoterra, con il coinvolgimento esteso della Città metropolitana di Cagliari. Nell’occasione, i responsabili dei CEAS della Sardegna si incontreranno per un meeting sulla sostenibilità: una due giorni densa di attività e incontri che favoriranno il confronto su alcuni temi importanti e per la stesura del Catalogo regionale del turismo scolastico.