Sono passati dieci anni dall’istituzione del Parco naturale regionale di Tepilora che prese vita il 24 ottobre del 2014, con un voto unanime del Consiglio regionale, su un’estensione di quasi ottomila ettari nei territori di Posada, Torpè, Lodè e Bitti. In occasione delle prime dieci candeline dell’area protetta, dal 25 al 27 ottobre, si terranno convegni e laboratori, escursioni gratuite guidate e su prenotazione nelle realtà più suggestive del Parco, per grandi e bambini. Ci saranno quindi momenti di aggregazione aperti alle comunità locali e a tutti coloro che vorranno visitare e scoprire quest’angolo di Sardegna. Dieci anni di vita che hanno visto il Parco di Tepilora gettare le basi sul piano organizzativo degli uffici, dei primi servizi e della realizzazione dei progetti di valorizzazione, con uno spirito di collaborazione rivolto alle istituzioni regionali e nazionali e a diversi portatori di interesse d’Italia e internazionali.
E poi il riconoscimento a Parigi della Riserva della Biosfera MaB (Man and Biosphere) Unesco di Tepilora, Rio Posada, Montalbo, portato a casa nel 2017, e ancora oggi unica realtà del genere in tutta l’Isola e una delle venti del Paese. Tale traguardo ha di fatto allargato la dimensione originaria partita dai comuni fondatori del Parco coinvolgendo, in un progetto più ampio che metteva e mette al centro il miglior equilibrio di coesistenza tra uomo e natura, tra cultura ed economia, storia e ambiente, i territori di Alà dei Sardi, Buddusò, Budoni, Galtellì, Irgoli, Loculi, Lula, Onanì, Orune, Osidda, Padru, San Teodoro e Siniscola, per un totale di 17 Comuni.
Dal 2021 sventola un’altra bandiera a scacchi con l’inserimento del tratto finale del Rio Posada e di tutte le sue zone umide, per un totale di 736 ettari, all’interno della Convenzione internazionale di Ramsar, che tutela proprio queste realtà lacustri nell’intero pianeta.
I primi passi mossi dal Parco hanno puntato a coinvolgere le comunità e, con programmi mirati, soprattutto le scuole in attività informative e formative, grazie alle numerose iniziative avviate in collaborazione con i Centri di educazione ambientale e alla sostenibilità (Ceas) presenti in ognuno dei quattro paesi. Questa azione di comunicazione interna ha messo in moto anche una serie di iniziative che hanno puntato sul coinvolgimento dei cittadini nell’ambito della lotta agli incendi boschivi e degli interventi di recupero post evento, nell’individuazione delle piante aliene e invasive e nelle rassegne sportive sul contenimento del Granchio blu. Le istituzioni del Parco, all’interno di progetti di caratura internazionale, hanno poi dato il proprio contributo nel programma di ripopolamento dell’Aquila del Bonelli, andato avanti per quattro stagioni.
«Era doveroso festeggiare i 10 anni del Parco di Tepilora con appuntamenti istituzionali di grande prestigio e con una serie di iniziative che coinvolgono le scolaresche, attraverso la collaborazione dei Ceas, e le nostre comunità che, insieme ai visitatori attesi da altre aree dell’Isola, potranno fruire dell’area protetta in una giornata dedicata e ricca di attività.»
Lo ha detto il presidente Giuseppe Ciccolini che ha aggiunto: «Gli incontri in calendario a Bitti e Torpè saranno inoltre l’occasione per fare un bilancio sui numerosi obiettivi raggiunti e per programmare le nuove sfide che attendono il Parco di Tepilora nel prossimo futuro».