«Con il Programma regionale di sviluppo (Prs) 2020-2024 sono state delineate le strategie e gli obiettivi per i cinque anni di governo, prevedendo lo sviluppo ed il rafforzamento della Rete ecologica regionale della Sardegna, costituita, oltre che dal sistema dei parchi e delle aree marine protette, anche dalle aree ‘Natura 2000’, con l’obiettivo di migliorarne la gestione e contribuire alla valorizzare della biodiversità, funzionale anche al contrasto e all’adattamento ai cambiamenti climatici.»
A dirlo è stato l’assessore regionale all’ambiente, Gianni Lampis, che ha commentato lo stanziamento di 930mila euro per il 2020 per le spese di gestione della ‘Rete Natura 2000’, che comprende Sic (Siti di importanza comunitaria), Zps (Zone di protezione speciale) e Zsc (Zone speciali di conservazione).
«La Regione – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis – ha collaborato fattivamente con gli enti locali dove sono presenti i siti della ‘Rete Natura 2000’, delegando sia la predisposizione degli appositi piani di gestione che la realizzazione di interventi di tutela e valorizzazione, finanziati prevalentemente con risorse comunitarie del Por Sardegna, ma anche con altre fonti. Grazie a questa proficua collaborazione, abbiamo deciso di assegnare le risorse direttamente alle Amministrazioni per finanziare prioritariamente le azioni inserite nei piani di gestione.»
Sono undici i Comuni interessati: Montresta, Silanus, Bosa, Bortigali, Bolotana, Sinnai, Oschiri, Cagliari, Assemini, Arbus e Porto Torres.
Antonio Caria