«Da quando sono in vigore le restrizioni sul Covid è oggettivamente peggiorato lo stato del decoro urbano. Un fatto increscioso, considerato che le strade dovrebbero essere meno frequentate. Abbiamo cercato di gestire la situazione, usando il buon senso e cercando di limitare al massimo sanzioni o azioni repressive. Ma questo non può giustificare l’utilizzo distorto dei cestini di cortesia presenti in molti punti della città: non sono cassonetti – che, lo ricordiamo, sono stati aboliti – da usare per una raccolta indifferenziata selvaggia. Sia chiaro: proprio per questo motivo, il numero dei cestini non sarà aumentato. In tante città li stanno togliendo del tutto, proprio perché vengono utilizzati non correttamente.»
Lo sottolinea il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, che aggiunge: «Vogliamo evitare azioni drastiche, comprendendo come il periodo che stiamo vivendo sia duro per tutti. Ma questo non vuol dire scordare i nostri doveri, utilizzare la città come una discarica e poi prendersela contro i poveri cestini che hanno un’altra funzione. O magari, scaricare la colpa su cornacchie e gabbiani perché, in modo agevole, banchettano con le buste abbandonate per strada».
«È uno sforzo che cerchiamo di fare anche come amministrazione comunale – conclude Massimo Mulas -: siamo consapevoli che tanti aspetti andrebbero migliorati, a iniziare dallo sfalcio dell’erba che nelle vie interne ha raggiunto livelli di guardia: in tanti, giustamente, si stanno lamentando. Stiamo organizzando il servizio e contiamo di migliorare la situazione già dai prossimi giorni. Porto Torres merita più attenzioni e rispetto a partire da chi ha il dovere di farlo. Noi vogliamo migliorare questo genere di interventi, spesso sottodimensionati, perché da come vengono curate le vie cittadine si determina il livello di decoro. L’amministrazione si assume pienamente le proprie responsabilità, soprattutto quando è in ritardo su interventi come questi.»
Antonio Caria