La prima edizione della rassegna Foreste aperte, promossa dal Parco naturale regionale di Tepilora e finanziata da Regione Sardegna e Fondazione di Sardegna, è stata un successo riconosciuto da organizzatori e partecipanti. L’iniziativa ha colpito nel segno nel far conoscere i territori dell’area protetta, le tradizioni enogastronomiche e musicali, la storia e la cultura dei comuni in cui si estende il Parco: Posada, Torpè, Lodè e Bitti. Quattro giorni di attività che sono state aiutate da condizioni metereologiche davvero favorevoli. Il taglio del nastro lo scorso 18 dicembre a Lodè per proseguire il 27 a Torpè, il 28 a Posada e il 29 a Bitti. Alcune famiglie, animate dalla straordinaria curiosità dei loro bambini, non hanno rinunciato a partecipare a tutte le date che nella seconda edizione saranno ancora più ricche di iniziative capaci di soddisfare le diverse esigenze dei visitatori.
Quest’anno si sono registrate diverse centinaia di partecipanti tra escursioni a piedi o in mountain bike nei boschi, sulle cime delle montagne, fra le zone umide del delta del Rio Posada e i suoi stagni, nei borghi e nei musei con un occhio di riguardo alla fotografia naturalistica e al birdwatching. E poi una forte partecipazione ai laboratori esperienziali della cucina tradizionale e ai momenti ludici dedicati ai bambini con diverse attività di educazione ambientale, curate dai Ceas e dall’Agenzia regionale Forestas, alla scoperta degli animali selvatici del Parco o domestici delle tante fattorie che animano queste terre. Importantissima è stata inoltre la collaborazione, assicurata nella preparazione degli eventi e nelle uscite di gruppo organizzate a numero chiuso, con associazioni sportive e di volontariato, Pro Loco e imprenditori locali, guide ambientali ed esperti che hanno accompagnato i partecipanti negli angoli più nascosti dei diversi versanti del Parco, caratterizzati da una flora unica e da animali che solo in questi luoghi continuano a vivere: dal Pollo Sultano all’Aquila di Bonelli.
Di «grande soddisfazione per i complimenti ricevuti dai partecipanti», ha parlato la sindaca di Lodè, Antonella Canu che ha ricordato come «iniziative simili abbiano una doppia valenza: quella di far conoscere il territorio e di coinvolgere le attività locali». Il primo cittadino di Torpè, Martino Sanna, ha ricordato che «la ricetta di promozione ambientale e di riscoperta delle antiche tradizioni culinarie è una carta vincente da valorizzare ancor meglio anche nelle edizioni future». Sara Marongiu, assessora dell’Ambiente del Comune di Posada, ha fatto il punto sull’interesse suscitato in tanti cittadini anche di territori lontani: «È stata una manifestazione molto partecipata che ha coinvolto tutti, soprattutto famiglie e bambini. Il successo sta nei numeri: le prenotazioni che abbiamo purtroppo dovuto rifiutare, per le escursioni con il trenino, in mountain bike, a piedi verso Orvile o nel centro storico, superano di gran lunga le centinaia di persone che hanno partecipato alle attività». Il presidente del Parco e sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, ha precisato che «l’edizione del 2022 è stata una sorta di anteprima, costruita in poche settimane. Ora lo sguardo è rivolto al prossimo anno su cui si stanno già definendo le date e la fase organizzativa».