«Ad oggi sono ancora troppi gli incendi che hanno interessato la Sardegna nel 2020, seppure sotto la media degli ultimi dieci anni: 1.118 roghi che hanno coinvolto 2.355 ettari. Numeri che comunque hanno confermato l’operatività e l’efficienza della macchina antincendio regionale.»
Lo ha sottolineato l’assessore della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, in occasione della visita a Bono, dove ha effettuato un sopralluogo in elicottero nelle zone interessate dagli incendi di venerdì scorso, quando si sono verificati dodici focolai in un giorno solo.
Le operazioni di spegnimento, dirette dal Corpo forestale, avevano impegnato tre elicotteri leggeri in arrivo dalle basi di Farcana, Alà dei Sardi e Anela, un Superpuma, un Canadair, due squadre di Forestas ed una della compagnia barracellare. Sono finora 31 gli incendi che hanno coinvolto il Goceano: 13 a Bono, 10 a Bottida, 5 a Burgos e 3 ad Anela.
«È in corso un’intensa attività investigativa del Corpo forestale per individuare gli autori dei roghi di queste settimane – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente -. La stagione antincendio è ancora lunga, perciò serve un segnale forte nei confronti di questi delinquenti che mettono a repentaglio l’ambiente e l’incolumità dei Sardi. Le Istituzioni devono contribuire anche alla battaglia culturale contro la piaga degli incendi, a cominciare dai luoghi di formazione, come la scuola.»
L’assessore Gianni Lampis, durante la visita alla stazione forestale, ha incontrato anche il sindaco di Bono, Elio Mulas: «Il Primo cittadino mi ha rappresentato il problema dei lavoratori trimestrali di Forestas. A questo proposito, ho ricordato che, in accordo con l’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, a breve porteremo all’approvazione della Giunta regionale una delibera del valore di un milione 300mila euro, che saranno utilizzati per l’inserimento dei lavoratori all’interno del progetto ‘Lavoras’ nell’ambito dei cantieri forestali».