«Altri governi, non quello Meloni hanno tracciato il percorso per individuare l’area dove sorgerà il deposito nazionale per le scorie radioattive; peraltro la scelta del sito, va ricordato, è affidata alla SOGIN e non all’esecutivo di turno. Una cosa importante in ogni caso il governo Meloni l’ha proposta ed è stata votata ed approvata dalla maggioranza in Parlamento: nel decreto energia, infatti, è stata inserita la clausola dell’autocandidatura di enti locali che vogliono che il deposito sia costruito sul territorio di loro competenza ed in tale contesto Trino Vercellese (Piemonte) ha manifestato la sua disponibilità. Dunque, possiamo dire di credere che la Sardegna non ospiterà la struttura.»
Lo ha detto questa sera il deputato di Fratelli d’Italia Gianni Lampis.