«Dalle ispezioni disposte dagli uffici regionali era emerso chiaramente che quanto da me denunciato in Consiglio corrispondeva alla verità dei fatti. Su quest’area, utilizzata dal Comune di Golfo Aranci dal 1979 al 1991 ed estesa per oltre 15 mila metri quadri, non è mai stato realizzato alcun Piano di caratterizzazione.»
Sono queste le parole pronunciate dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, sul nuovo allarme per la mancata bonifica del sito di Su Donnigheddu.
«Stiamo parlando – ha ribadito Roberto Li Gioi – di una vera e propria bomba ecologica mai disinnescata, una montagna di 34mila metri cubi di rifiuti, nel mezzo di un’area residenziale e quindi pericolosissima per gli abitanti della zona, un centinaio di famiglie, costrette a sopportare continui miasmi e a vivere in un territorio inquinato e ad alto rischio.»
«A confermare la gravità della situazione – ha concluso Roberto Li Gioi – è intervenuta anche l’approvazione del Puc che impone la caratterizzazione e la bonifica di quelle aree classificate come G4.08. E allora, qual è la ragione per cui non si è ancora provveduto a mettere in sicurezza un’area così vasta che pone a repentaglio la salute di chi ci vive?»
Sono queste le parole pronunciate dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, sul nuovo allarme per la mancata bonifica del sito di Su Donnigheddu.
«Stiamo parlando – ha ribadito Roberto Li Gioi – di una vera e propria bomba ecologica mai disinnescata, una montagna di 34mila metri cubi di rifiuti, nel mezzo di un’area residenziale e quindi pericolosissima per gli abitanti della zona, un centinaio di famiglie, costrette a sopportare continui miasmi e a vivere in un territorio inquinato e ad alto rischio.»
«A confermare la gravità della situazione – ha concluso Roberto Li Gioi – è intervenuta anche l’approvazione del Puc che impone la caratterizzazione e la bonifica di quelle aree classificate come G4.08. E allora, qual è la ragione per cui non si è ancora provveduto a mettere in sicurezza un’area così vasta che pone a repentaglio la salute di chi ci vive?»
Antonio Caria