I Progressisti in Consiglio regionale lanciano l’allarme sulla legge per la gestione della posidonia nelle spiagge. Il testo del progetto di legge n. 15, proposto dalla maggioranza, è stato approvato in commissione Ambiente senza alcun coinvolgimento dei comuni e, fatto ancor più grave, senza il parere del Consiglio delle Autonomie locali, sollecitato più volte dagli esponenti di opposizione in quanto fondamentale e obbligatorio.
La maggioranza in Commissione ha imposto l’approvazione della norma che, secondo le intenzioni della maggioranza, arriverà a breve in Aula.
«Porteremo avanti una battaglia agguerrita», sottolineano i Progressisti, che evidenziano come la posidonia non sia un rifiuto ma un bene prezioso per la tutela delle coste sarde. Secondo gli esponenti del centrosinistra è, inoltre, necessario vincere una sfida culturale, facendo informazione e superando la carenza di conoscenza sui meccanismi elementari di funzionamento sulle spiagge.
«È impensabile che la posidonia venga gestita dai Comuni senza un piano costiero mirato – ha dettol’on. Maria Laura Orrù, componente dei Progressisti in commissione Ambiente -. È una questione troppo delicata, tutto il mondo scientifico è contrario all’utilizzo dei mezzi meccanici sull’arenile ma la maggioranza continua a volerlo concedere. Stanno sottovalutando i danni che una norma così formulata arrecherebbe alla posidonia e alla tutela delle coste. Peraltron – ha concluso Maria Laura Orrù -, il testo potrebbe essere al limite della legittimità perché non è certo, in assenza di adeguata istruttoria, che la Regione possa legiferare su questa tematica.»