«La Sardegna possiede un enorme patrimonio naturale, caratterizzato da zone di eccezionale rilevanza ambientale, che la Regione è impegnata a tutelare e valorizzare, anche attraverso l’istituzione di aree naturali protette. Per quanto riguarda i parchi naturali regionali, con un disegno di legge abbiamo previsto alcune disposizioni finalizzate a risolvere i problemi che, attualmente, non consentono una gestione ottimale delle aree protette. Sono previste modifiche ad alcune leggi istitutive per armonizzare le procedure con le disposizioni più recenti in materia di Valutazione ambientale strategica. Mentre, nel caso del Parco regionale di Gutturu mannu abbiamo rivisto la perimetrazione.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, dopo l’approvazione in Giunta regionale del disegno di legge sulle “Disposizioni varie in materia di parchi naturali regionali”, che poi verrà esaminato in Consiglio regionale.
«Per il Parco di Gutturu mannu, che si estende nel territorio di dieci Comuni (Pula, Villa San Pietro, Siliqua, Domus De Maria, Uta, Assemini, Santadi, Capoterra, Sarroch e Teulada) – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis – abbiamo ridefinito, in accordo con l’Amministrazione di Pula, la superficie comunale, riducendola dagli attuali 5.654 a 4.013 ettari. Mentre, per il territorio di Capoterra, abbiamo corretto un errore nella cartografia della legge istitutiva, portando a 261,50 ettari la superficie comunale inserita nel Parco, contro i 340 originariamente previsti. Invece, per quanto riguarda la perimetrazione del Parco naturale regionale Molentargius-Saline è stata corretta una discrepanza presente nel testo rispetto all’allegato cartografico, che crea difficoltà interpretative sia per l’applicazione della vincolistica, sia in sede di pianificazione di interventi nel territorio del Parco. Inoltre, le modifiche previste nel ddl, limitatamente ai due parchi regionali Molentargius-Saline e Porto Conte, favoriscono le procedure di predisposizione e approvazione dei piani del parco.»
«Anche in materia ambientale è determinante l’ascolto dei territori interessati dalle aree naturali e dei portatori di interesse, così da poter formulare proposte che si concilino con le esigenze della popolazione e riducano eventuali conflittualità. Solo con un consenso diffuso, grazie ad un processo di partecipazione alle scelte, le comunità fanno propri gli obiettivi e si sentono parte integrante dei progetti. I parchi sono una parte importante del patrimonio ambientale della nostra Isola, che dev’essere vissuta dai cittadini trovando il giusto equilibrio tra le attività dell’uomo e la sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di conservare e tutelare la biodiversità», ha concluso Gianni Lampis.