Arriva in Consiglio regionale una proposta di legge della Lega Sardegna che mira a riconoscere all’agricoltore l’importantissimo ruolo di custode dell’ambiente e del territorio.
«Seguendo in parte la strada già tracciata con successo da altre regioni italiane riteniamo sia giusto riconoscere il valore profondo che l’attività agro-silvo pastorale ha nel sostenere gli sforzi per la conservazione della natura e la riduzione del rischio idrogeologico – sottolinea il primo firmatarioe e capogruppo Dario Giagoni -. La presenza costante e professionale dentro i territori dell’agricoltore lo porta inevitabilmente ad essere il primo protagonista di tutte quelle azioni ed opere che possono prevenire i tanti eventi calamitosi che ogni anno, purtroppo, devastano le nostre campagne e i nostri centri urbani e rurali, con ingenti danni economici e non solo. L’agricoltore, nel suo essere profondamente legato alla sua terra, a quelle zolle che quotidianamente lavora, finisce per conoscere a menadito ogni sua vulnerabilità e criticità; ogni fragilità strutturale e, soprattutto, ha ampio sentore del modo di prevenire e ridurre i danni provocati ogni anno dai disastri naturali, o dolosi, che tutti ben conosciamo. Chi lavora la terra conosce perfettamente il suo passato attraverso il suo presente, ma soprattutto vuole garantire un futuro florido.»
«L’articolato – conclude Dario Giagoni – prevede che la regione promuova tale figura attraverso la pubblicazione di appositi bandi che fissino, fra l’altro, i criteri e le modalità di manifestazione di interesse da parte degli agricoltori, siano imprenditori agricoli singoli o associati, nonché come società cooperative del settore agricolo e forestale. Coloro che, a seguito di specifica richiesta vengono iscritti negli appositi elenchi tenuti dall’ assessorato competente, devono impegnarsi a svolgere opere di conservazione, protezione, manutenzione e prevenzione dei luoghi ove operano.»
Antonio Caria