Da tempo ISDE ritiene che la Sardegna si stia ammalando sempre più gravemente a causa dei problemi ambientali con ricadute rilevanti sul piano sociale e sanitario, strettamente correlati alle scelte energetiche e industriali del territorio, affidate spesso unicamente a considerazioni di tipo commerciale e finanziario.
I dati preoccupanti sulla mortalità e l’incidenza di patologie connesse alle esposizioni ambientali sia nei SIN (Sito di Interesse Nazionale) del Sulcis Iglesiente e Guspinese e di Porto-Torres Sassari che in diverse aree dell’Isola, ha convinto i medici di ISDE Sardegna ad intensificare il proprio impegno scientifico di supporto alle lotte locali per il diritto alla Salute e di confronto con le Istituzioni di ogni ordine e grado.
Per questo ha progettato e realizzato con un gruppo di specialisti epidemiologi, Antonello Russo, Cristina Mangia, Maurizio Portaluri, Emilio Gianicolo ed il contributo dei medici ISDE Sardi Domenico Scanu e Claudia Zuncheddu, lo studio epidemiologico dal titolo: “La mortalità in Sardegna nel periodo 2012-2017“.
L’ obiettivo dello studio è stato quello di fornire un’analisi della mortalità, comprendente sia l’intera regione che ogni sua articolazione territoriale comunale, non risultando pubblicata recentemente per la Sardegna alcuna similare indagine epidemiologica.
Dal lavoro epidemiologico si confermano (cosi come già espresso dalle stesure dello studio SENTIERI dell’Istituto Superiore di Sanità) gli specifici eccessi di mortalità e, in particolare nel SIN Sulcis-Iglesiente-Guspinese si conferma che la mortalità è in eccesso per tutte le età e specialmente per malattie del sistema respiratorio in uomini e donne oltre che per disturbi psichici e comportamentali (demenza).
ISDE Sardegna chiede a Sindaci e comunità dei 39 comuni del SIN (Sito di Interesse Nazionale) Sulcis Iglesiente e Guspinese della Sardegna, di prendere atto che il rapporto ambiente e salute fortemente compromesso da decenni, può essere misurato e i dati scientifici attualmente disponibili come quelli della mortalità generale e per cause di decesso rappresentano un indicatore importante dello stato di salute di una popolazione che, sebbene non esaustivo, può indurre ulteriori approfondimenti ritenuti necessari a beneficio della salute pubblica, volti a comprendere e quindi ridurre i fattori eziologici di eventuali eccessi di malattie, ospedalizzazione e mortalità.
La richiesta di ISDE Sardegna alle istituzioni locali è un’immediata riduzione del carico degli inquinanti emessi dagli impianti chimico e petrolchimico, dalla raffineria, dalla centrale termoelettrica, dall’area portuale, dalle discariche e da tutto ciò che relativamente alle scelte industriali, energetiche e finanziarie, non consideri prioritariamente la valutazione globale del carico di malattia da rischi ambientali.
La prevenzione delle malattie avviene attraverso ambienti sani. Adottare i principi di precauzione e di responsabilità, significa avere innanzitutto un dovere di trasparenza verso la comunità, impedendo l’occultamento di notizie e l’uso inappropriato o parziale di informazioni che possono fuorviare rispetto alla reale necessità di interventi di controllo, individuazione e bonifica delle realtà, in primis industriali, ad elevato impatto ambientale e sanitario.