«Il Programma regionale di sviluppo (Prs) prevede lo sviluppo e il rafforzamento della ‘Rete ecologica regionale’, costituita, oltre che dal sistema dei parchi e delle aree marine protette, soprattutto dalle aree della ‘Rete Natura 2000’ (Sic, Zps, Zsc), con l’obiettivo di migliorarne la gestione, contribuire a valorizzare la biodiversità, funzionale al contrasto e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Perciò, la Regione stabilisce idonee misure di conservazione con le conseguenti attività di monitoraggio e le valutazioni d’incidenza su piani e progetti non direttamente connessi e necessari alla gestione dei siti.»
Lo ha dichiarato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, dopo l’approvazione della delibera, da parte della Giunta regionale, che finanzia con un milione di euro la gestione, la tutela e la valorizzazione dei siti della ’Rete Natura 2000’.
«In Sardegna – ha aggiunto Gianni Lampis – sono presenti 128 siti ‘Natura 2000’, una rete ecologica diffusa in tutto il territorio, istituita anche per il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali, delle specie di flora e fauna e degli uccelli selvatici minacciati o rari. Nella loro gestione, la Regione coopera fattivamente con gli enti territoriali, delegando sia la predisposizione dei piani di gestione che la realizzazione di interventi di tutela e valorizzazione.»
L’assessore dell’Ambiente ha evidenziato l’esigenza di avviare un monitoraggio sulla Pinna nobilis (nacchera di mare), specie protetta inserita nell’elenco di quelle minacciate di estinzione, stanziando 200mila euro. Particolare attenzione sarà data anche al falco pescatore di cui è stata accertata la presenza di una coppia sulle falesie occidentali del Parco regionale di Porto Conte.
Altri 200mila euro sono stati stanziati per un progetto sperimentale di “Monitoraggio di habitat e specie invasive con l’utilizzo di droni”. Infine, 555mila euro sono stati destinati agli enti che si candidano come enti gestori di un sito “Natura 2000”.
Antonio Caria