Non si fermano le iniziative del comitato spontaneo “Salviamo la costa di Golfo Aranci”. I volontari sono stati impegnati nella pulizia dai rifiuti di un’area sotto Monte Ruiu.
Il bilancio finale parla di 25 sacchi con plastica e polistirolo. Tra i rifiuti anche taniche di metallo e una quantità enorme di lattine e bottiglie di vetro.
«L’educazione, la formazione, l’informazione dei cittadini e dei turisti – hanno detto i volontari – giocano un ruolo fondamentale per la salvaguardia del nostro ambiente e del nostro territorio. Crediamo sia necessaria una presa di coscienza da parte di tutti. Ringraziamo la “De vizia Golfo Aranci” sempre disponibile per lo smaltimento dei rifiuti anche in situazioni di emergenza.»
Inoltre, il comitato ha voluto anche dire qualcosa sul recente piano casa approvato dalla regione. Per migliorare l’offerta turistica sarebbero prioritarie altre iniziative.
«Altro cemento sulle coste non vuol dire turismo, significa degrado ambientale e perdita di attrattiva – questo il loro pensiero -. Eppure, oltre al pesante degrado della risorsa ambientale, che allontanerebbe parecchi turisti, basterebbe evidenziare in proposito il ridotto tasso di occupazione delle strutture in Sardegna: 22% per le strutture alberghiere e 9,1% per quelle extralberghiere.»
Antonio Caria