«Sarebbe il caso che chi fa parte delle istituzioni eviti di creare oscuri e falsi allarmismi nei confronti della cittadinanza È questo il caso dei 5 stelle e di qualche confuso “fugace” ghostwriter sulla questione piano di assetto idrogeologico (P.A.I.) ex articolo 8; strumento che tecnicamente non viene approvato dal Consiglio Comunale, ma bensì dal distretto idrografico della Regione, che tra l’altro è titolato a fare le modifiche che ritiene necessarie, sempre in base alle normative ovviamente, e delle quali modifiche i territori devono semplicemente prendere atto.»
È arrivata la replica dell’assessore dell’Urbanistica del comune di Alghero, Emiliano Piras, alle consigliere comunali del Movimento Cinque Stelle, Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio.
«Per quanto concerne le cosiddette prese d’atto e le tavole non approvate dal distretto – sottolinea ancora Emiliano Piras -, la delibera dell’autorità di bacino parla chiaro, e ci comunica che criticità ed errori materiali verranno analizzati in sede di istruttoria per l’approvazione della variante ex articolo 37 N.T.A. del P.A.I., i quali elaborati sono stati già consegnati dal tecnico incaricato e che al più presto faranno il passaggio in commissione e consiglio comunale per poi seguire l’iter presso l’A.D.I.S., l’organo competente per l’approvazione, appunto; questa volta con una procedura che prevede le osservazioni da parte dei soggetti che a vario titolo potranno esprimersi.»
«Lasciamo perdere l’ulteriore polemica relativa alla parte relativa al “pericolo e rischio frane”, che ribadisco, è strumento di pianificazione sovraordinato ed esistente dal 2006 con le proprie relative norme di salvaguardia – aggiunge Emiliano Piras – ciò vale a dire che non vi è stato nemmeno un giorno senza il quale il comune di Alghero sia stato privo del “piano frane” e, quindi, nessun cittadino è stato vittima o beneficiario di un mal considerato iter istruttorio.»
«Concludo con l’invito all’opposizione penta stellata in particolare, che invece che fare una continua caccia alle streghe, che non esistono, si presti a collaborare per portare avanti e – ribadisce Emiliano Piras – con celerità provvedimenti di pianificazione che la città aspetta da tempo, e che richiedono anche contributi costruttivi, che servirebbero per un più puntualmente “regolamentato” sviluppo della città e del suo territorio.»
È arrivata la replica dell’assessore dell’Urbanistica del comune di Alghero, Emiliano Piras, alle consigliere comunali del Movimento Cinque Stelle, Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio.
«Per quanto concerne le cosiddette prese d’atto e le tavole non approvate dal distretto – sottolinea ancora Emiliano Piras -, la delibera dell’autorità di bacino parla chiaro, e ci comunica che criticità ed errori materiali verranno analizzati in sede di istruttoria per l’approvazione della variante ex articolo 37 N.T.A. del P.A.I., i quali elaborati sono stati già consegnati dal tecnico incaricato e che al più presto faranno il passaggio in commissione e consiglio comunale per poi seguire l’iter presso l’A.D.I.S., l’organo competente per l’approvazione, appunto; questa volta con una procedura che prevede le osservazioni da parte dei soggetti che a vario titolo potranno esprimersi.»
«Lasciamo perdere l’ulteriore polemica relativa alla parte relativa al “pericolo e rischio frane”, che ribadisco, è strumento di pianificazione sovraordinato ed esistente dal 2006 con le proprie relative norme di salvaguardia – aggiunge Emiliano Piras – ciò vale a dire che non vi è stato nemmeno un giorno senza il quale il comune di Alghero sia stato privo del “piano frane” e, quindi, nessun cittadino è stato vittima o beneficiario di un mal considerato iter istruttorio.»
«Concludo con l’invito all’opposizione penta stellata in particolare, che invece che fare una continua caccia alle streghe, che non esistono, si presti a collaborare per portare avanti e – ribadisce Emiliano Piras – con celerità provvedimenti di pianificazione che la città aspetta da tempo, e che richiedono anche contributi costruttivi, che servirebbero per un più puntualmente “regolamentato” sviluppo della città e del suo territorio.»
Antonio Caria