È stato un incontro proficuo quello avvenuto ieri tra l’Amministrazione comunale di Alghero, presenti il sindaco Mario Conoci, con gli assessori dell’Ambiente e dell’Urbanistica Andrea Montis ed Emiliano Piras, ed il Cda del Parco di Porto Conte – Area – Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana, presidente Raimondo Tilloca, i componenti Pasqualina Bardino e Adriano Grossi, e con il direttore Mariano Mariani.
Obiettivo: programmare gli obbiettivi strategici per il rilancio dello sviluppo legato all’ambiente e alle peculiarità naturalistiche del territorio.
«Sono diverse le progettualità che si punta a portare a termine e molte altre che ci si appresta a sviluppare. Il Parco e l’Amministrazione lavorano insieme per mettere in atto una concreta serie di progettualità grazie ad importanti investimenti. Progetti innovativi e in grado di far intraprendere quel percorso di crescita del territorio che tutti vogliamo per lo sviluppo economico legato all’ambiente», ha dichiarato Mario Conoci.
Tra i temi trattati, la mobilità elettrica da Casa Gioiosa a Capo Caccia, il programma di innovazione dei collegamenti nell’area del Parco finanziato dalla programmazione Territoriale della Rete Metropolitana che prevede la creazione dell’area sosta a Casa Gioiosa e il servizio di collegamento alle Grotte di Nettuno, nel promontorio di Capo Caccia con la rivisitazione della viabilità nei 3,5 km che separano la sede del Tramariglio al piazzale della Escala del Cabirol. La Grotta Verde che riparte: nei primi mesi del 2021 riprenderanno i lavori interrotti dal 2014. La procedura è passata nell’ottobre 2018 nelle mani dell’Area Marina con un finanziamento regionale di 900mila euro; si conta di ultimare i lavori ed aprire la grotta alla fruizione nel 2022.
«Si riprende un filo importante dello sviluppo turistico legato all’ambiente, con la Grotta Verde si potrà ripensare a programmare una adeguata fruizione per gli appassionati di speleologia e dell’escursionismo. Sicuramente verrà arricchita l’offerta culturale – ha aggiunto Mario Conoci – con indubbi benefici dal punto di vista economico e promozionale.»
Punta Giglio, con le opere di messa in sicurezza della falesia finanziate con 1,5 milioni dalla Regione per il potenziamento degli itinerari terrestri e marini, questi ultimi ora preclusi da un’ordinanza di divieto di navigazione a causa della pericolosità della zona. E, inoltre, il progetto di ossigenazione delle acque dello stagno del Calich e della realizzazione di aree di sosta e percorsi naturalistici, con il finanziamento di 400mila euro ancora della Programmazione Territoriale della Rete Metropolitana. E poi il progetto su Mugoni, con 900mila euro di provenienza regionale per il potenziamento del campo boe di Punta del Dentul che passa da 20 a 80 elementi all’interno dell’Area Marina e la riqualificazione dell’ampia zona delle spiagge, che prevede il miglioramento dei servizi, degli accessi, il maquillage generale della zona tra le più frequentate in estate. E ancora, il progetto pilota di produzione di energia green da fonti rinnovabili con lo sfruttamento del moto ondoso: un mini parco marino al largo di Alghero, con un’iniziativa che prevede l’approvvigionamento energetico dal mare. Il faro di Capo Caccia, nel promontorio simbolo della città, si candida a diventare il testimonial dell’iniziativa innovativa che prevede la sua illuminazione attraverso l’utilizzo dell’energia prodotta dal mare.
Antonio Caria