A pronunciare queste parole è stato il sindaco, Massimo Mulas, che ha voluto commentare i dati forniti dalla società ambientale di Eni.
Tra gli interventi c’è la realizzazione della barriera idraulica, lunga circa 10 km, e dei cinque impianti di trattamento acque. Inoltre il progetto Nuraghe, dopo il subentro ad Astaldi, è più che a metà dell’opera.
Le spese ammontano a 380 milioni di euro, con una stima di spesa di altri 435, di cui 250 mln di euro per la gestione degli impianti di trattamento acque di falda nei prossimi 15 anni, con un investimento in interventi ambientali di oltre 800 milioni di euro. Infine sono stati assunti 72 dipendenti.
«Grazie alle bonifiche, nella nostra città si stanno formando competenze spendibili in tutto il mondo – ha aggiunto il primo cittadino -. Porto Torres si candida così a diventare un’eccellenza nel campo delle politiche ambientali. L’aspetto fondamentale è fare gioco di squadra e sentirsi tutti dalla stessa parte, senza contrapposizioni. Il Nord Ovest dell’Isola ha bisogno di ragionare su progetti a lungo termine, che regalino una prospettiva di sviluppo. Dobbiamo percepirci come un laboratorio di innovazione ambientale. Ce lo chiede la popolazione e soprattutto i nostri giovani che sognano di sviluppare qui un’attività sostenibile che chiuda i conti con il passato e regali a Porto Torres il futuro che abbiamo sempre sognato.»