«I barracelli da oltre 400 anni operano come polizia rurale per la salvaguardia del territorio sardo, uomini e donne dentro una divisa che ogni giorno rischiano la propria vita per poi a fine anno vedersi riconoscere degli emolumenti economici insufficienti e per alcuni versi ridicoli. I barracelli hanno sopportato da ormai troppo tempo ristrettezze economiche, con rimborsi e premi esigui, mezzi vetusti, tenuti insieme e mantenuti efficienti dalla determinazione degli operatori, la mancata approvazione di una nuova legge regionale per il corpo, pochi soldi per il “caro carburanti”, abbiamo tollerato la riduzione del presidio del territorio con il pattugliamento ridotto al lumicino. È poi, un bel giorno di un’estate torrida, la direzione regionale della protezione civile rende disponibile una cospicua somma di danaro per rafforzare il sistema antincendio, ma non per i barracelli che oggi rappresentano un presidio di polizia rurale, protezione civile antincendio di circa 6.600 operatori.»
La denuncia arriva dall’Unione barracelli, tramite il suo presidente, il capitano Giuseppe Vargiu, ed il sindacato autonomo barracelli guidato da Giovanni Chessa che hanno annunciato uno sciopero a oltranza dei loro associati «fino a che – spiega Giuseppe Vargiu – la regione Sardegna non annulli in autotutela il bando di gara per la vigilanza e lo spegnimento di incendi boschivi, e fino a che non sarà istituito un tavolo tecnico per la ridistribuzione delle somme previste in gara».
Ad essere messo sotto accusa è il bando, pubblicato sul sito della Regione Sardegna, che prevede, si legge sempre nella nota congiunta: «Una spesa di poco meno di un milione e mezzo di euro per un numero minino di 16 mezzi pick up con modulo antincendio, due operatori per ciascun mezzo di cui un autista per 48 giorni».
«Non si capisce – hanno aggiunto Giuseppe Vargiu e Giovanni Chessa – il perché di un bando simile quando le stesse risorse sarebbero potute essere messe a disposizione dei barracelli, che svolgono lo stesso servizio con in più le qualifiche funzionali di agenti di pubblica sicurezza, agenti e ufficiali di polizia giudiziaria. Un bando che apre la strada ad una gestione di tipo privatistico della campagna antincendio per interventi che possono essere svolti dai Barracelli, perché è ciò che svolgiamo ogni giorno h24 con in più un protocollo di collaborazione tra direzione generale della Protezione civile la Direzione generale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale la Direzione generale Enti locali e finanze e i Comuni che si avvalgono delle Compagnie barracellari per lo svolgimento della campagna antincendi. Un protocollo pieno di doveri ma privo di risorse economiche, i barracelli oggi sono esclusi dal poter avere dei mezzi nuovi da parte della protezione civile regionale.»
Antonio Caria