«Il risultato finora raggiunto nella raccolta differenziata (rispetto al 2019, la percentuale è aumentata dal 72,9% al 74,22%) ci ha convinto che entro il 2022 si possa conseguire l’ambizioso obiettivo dell’80%. Perciò, abbiamo deciso di attivare su scala regionale il metodo della ‘tariffazione puntuale’, cioè la tariffa basata sui rifiuti effettivamente conferiti.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, illustrando le ‘Linee guida’ per la ‘tariffa puntuale’ nell’ambito del servizio di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna.
Con lo strumento della premialità/penalità, in Sardegna si è passati da una raccolta differenziata del 2,8% nel 2002 al 74,22% nel 2020. Attualmente, 366 Comuni su 377 (il 97%) hanno superato l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata, per una popolazione pari a circa il 90% del totale. Mentre, 44 Comuni hanno già superato l’80%.
Il comune di Cagliari è stato il primo, nel 2021, ad attivare questo tipo di tariffazione per le utenze domestiche, novità che contribuirà verosimilmente al miglioramento delle prestazioni ambientali nel territorio comunale e conseguentemente dell’intero territorio regionale. Anche Quartu Sant’Elena e Nuoro si stanno organizzando.