La mattina di domenica 25 agosto, nella spiaggia di Foxi Manna, a Tertenia, un gruppo di bagnanti ha assistito alla schiusa di un nido di tartaruga marina della specie Caretta caretta (Linnaeus, 1758).
Nella spiaggia di Sarrala è la prima volta che viene registrata una nidificazione di tartaruga e la soddisfazione è stata tanta per i numerosi bagnanti accorsi. Si tratta del quarto nido registrato in Sardegna nella stagione 2024. Il personale della Base navale del Corpo forestale di Arbatax ha subito attivato le procedure di monitoraggio e tutela previste dalla Rete Regionale per la conservazione della fauna marina, coordinata dalla dottoressa Mocci dell’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente.
Nei tre giorni successivi non sono state registrate altre schiuse, pertanto, i ricercatori del CNR e del Centro di Recupero del Sinis, dott. De Lucia e dott. Camedda, hanno effettuato l’ispezione del nido per verificare, tramite il conteggio dei gusci e delle uova presenti, il numero di uova deposte. In totale sono state registrate 76 uova, di cui 70 schiuse e 6 non sviluppate. Il successo di schiusa risulta del 92% e il dato è considerato un ottimo risultato dal gruppo di ricerca.
Il Corpo forestale è da sempre impegnato nella divulgazione delle buone pratiche Ambientali; ciò nonostante si osservano ancora criticità oggettive nel comportamento da parte dei cittadini.
Nello specifico, i bagnanti che hanno assistito alla schiusa hanno mostrato comportamenti poco corretti. Fotografie diffuse nei social mostrano chiaramente come il nido sia stato scavato da alcuni cittadini, che probabilmente pensavano di poter aiutare le tartarughe ad uscire. Si ricorda che si tratta di eventi naturali che non hanno necessità di aiuto umano: la schiusa avviene infatti in modo che le tartarughe possano uscire nelle ore notturne per evitare i predatori e prima che il sole riscaldi troppo la sabbia. Alcuni piccoli, trovati morti nel bagnasciuga perché probabilmente rimasti esposti a temperature troppo elevate, hanno sofferto per essere stati manipolati in modo intenzionale da alcuni sprovveduti.
Il Corpo forestale invita tutti, in questi casi, a contattare immediatamente il numero verde di emergenza ambientale 1515 e a non disturbare in alcun caso le tartarughe.