Nuovo passo in per la costituzione del futuro Parco regionale delle zone umide dell’area metropolitana di Cagliari, progettata e sostenuta da sette Comuni, dall’area Metropolitana di Cagliari e dalla Regione.
Il Corpo forestale, su disposizione del Gip Ermengarda Ferrarese e col supporto delle Forze di Polizia disposto dalla Questura di Cagliari, ha sequestrato le aree di Punta Is Marteddus e di Donna Laura, sulle quali insistono, riferiscono, illegalmente 65 unità di appoggio alla pesca abusive e costruite con materiali pericolosi. Gli abusi, secondo gli agenti, sono delimitati con rete metallica e associati a punti di attracco.
L’area, riferiscono ancora dalla Forestale, è utilizzata come discarica di rifiuti, i quali a loro volta sono utilizzati in parte come materiale per la realizzazione delle baracche, in parte per il consolidamento delle sponde lagunari. La frazione infiammabile è stata infine smaltita col fuoco, con conseguente ulteriore inquinamento ambientale.
All’operazione hanno anche partecipato gli uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e della Polizia Municipale.
Nessun problema da parte dei soggetti contrari al sequestro. l’Assessorato comunale dei Servizi Sociali e dell’Ats, hanno provveduto alla sistemazione dei due indigenti, che effettivamente pernottavano nelle baracche. Uno versava in cattive condizioni di salute.
Al termine è stato decreto di sequestro a 23 indagati e il blocco dell’accesso all’area, la quale resterà presidiata dagli uomini del Corpo Forestale. Queste le accuse: occupazione abusiva dell’area lagunare di Santa Gilla, appartenente al demanio marittimo, deterioramento di un habitat dell’area lagunare protetta di Santa Gilla con la compromissione della relativa conservazione, realizzazione di una discarica non autorizzata di rifiuti di vario genere anche pericolosi e deturpamento del paesaggio-ambiente in assenza di autorizzazione paesaggistica.
Il Corpo forestale, su disposizione del Gip Ermengarda Ferrarese e col supporto delle Forze di Polizia disposto dalla Questura di Cagliari, ha sequestrato le aree di Punta Is Marteddus e di Donna Laura, sulle quali insistono, riferiscono, illegalmente 65 unità di appoggio alla pesca abusive e costruite con materiali pericolosi. Gli abusi, secondo gli agenti, sono delimitati con rete metallica e associati a punti di attracco.
L’area, riferiscono ancora dalla Forestale, è utilizzata come discarica di rifiuti, i quali a loro volta sono utilizzati in parte come materiale per la realizzazione delle baracche, in parte per il consolidamento delle sponde lagunari. La frazione infiammabile è stata infine smaltita col fuoco, con conseguente ulteriore inquinamento ambientale.
All’operazione hanno anche partecipato gli uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e della Polizia Municipale.
Nessun problema da parte dei soggetti contrari al sequestro. l’Assessorato comunale dei Servizi Sociali e dell’Ats, hanno provveduto alla sistemazione dei due indigenti, che effettivamente pernottavano nelle baracche. Uno versava in cattive condizioni di salute.
Al termine è stato decreto di sequestro a 23 indagati e il blocco dell’accesso all’area, la quale resterà presidiata dagli uomini del Corpo Forestale. Queste le accuse: occupazione abusiva dell’area lagunare di Santa Gilla, appartenente al demanio marittimo, deterioramento di un habitat dell’area lagunare protetta di Santa Gilla con la compromissione della relativa conservazione, realizzazione di una discarica non autorizzata di rifiuti di vario genere anche pericolosi e deturpamento del paesaggio-ambiente in assenza di autorizzazione paesaggistica.
Antonio Caria