Uno spazio verde attrezzato in cui svolgere visite guidate tematiche e laboratori didattici di educazione ambientale rivolti al mondo della scuola. È questa l’idea, chiamata “Giardino di Poppi”, ideata dalla naturalista ed esperta in comunicazione ed educazione ambientale, che intende realizzare un giardino didattico aperto al pubblico nelle campagne di Sardara.
«Grazie ai miei studi naturalistici – ha raccontato Alessandra Caddeo – ho scoperto la mia grande passione: raccontare, attraverso il gioco, ai bambini e ai ragazzi, le numerose ed affascinanti curiosità che la natura custodisce. Sensibilizzare le persone al rispetto dell’ambiente è la mia missione.»
L’idea nasce circa il lockdown da Covid-19, un periodo in cui si è avvertito ancora di più, il bisogno di trascorrere del tempo a stretto contatto con la natura.
«Poppi, diminutivo di Poppixeddu, così mi chiamava il mio papà quando ero piccola. Sono sempre stata affezionata a questo nomignolo, perché rispecchia il forte legame tra me e mio padre. Quando poi sono diventata mamma della mia dolce bimba di nome Cloe, è stato subito naturale chiamare Poppi anche lei», ha aggiunto la naturalista.
I soldi raccolti verranno utilizzati per attrezzare i diversi percorsi didattici (pannelli esplicativi, cartelli botanici), creare nuovi spazi verdi (aiuole, acquisto piante) e predisporre le aree per l’accoglienza e per lo svolgimento delle attività didattiche, la sezione dedicata all’Ortoterapia per disabili e anziani e l’area pic-nic.
«Grazie ai miei studi naturalistici – ha raccontato Alessandra Caddeo – ho scoperto la mia grande passione: raccontare, attraverso il gioco, ai bambini e ai ragazzi, le numerose ed affascinanti curiosità che la natura custodisce. Sensibilizzare le persone al rispetto dell’ambiente è la mia missione.»
L’idea nasce circa il lockdown da Covid-19, un periodo in cui si è avvertito ancora di più, il bisogno di trascorrere del tempo a stretto contatto con la natura.
«Poppi, diminutivo di Poppixeddu, così mi chiamava il mio papà quando ero piccola. Sono sempre stata affezionata a questo nomignolo, perché rispecchia il forte legame tra me e mio padre. Quando poi sono diventata mamma della mia dolce bimba di nome Cloe, è stato subito naturale chiamare Poppi anche lei», ha aggiunto la naturalista.
I soldi raccolti verranno utilizzati per attrezzare i diversi percorsi didattici (pannelli esplicativi, cartelli botanici), creare nuovi spazi verdi (aiuole, acquisto piante) e predisporre le aree per l’accoglienza e per lo svolgimento delle attività didattiche, la sezione dedicata all’Ortoterapia per disabili e anziani e l’area pic-nic.
Antonio Caria