Saranno esposte sino al 22 agosto, presso il Padiglione Italia della Biennale Architettura di Venezia, le opere di Pinuccio Sciola dal titolo Sound Architectures, a cura di Pierandrea Angius.
Le tematiche che guidano il progetto curatoriale proposto da Hashim Sarkis e Alessandro Melis, rispettivamente Curatore della Biennale e Curatore del Padiglione Italia, gravitano intorno all’idea di comunità intesa come strumento primario per offrire una risposta efficace e coordinata alle criticità che mettono a rischio la possibilità di un futuro sostenibile per il pianeta e l’umanità.
L’allestimento è realizzato dalla Fondazione Sciola in partnership con la Galleria Copetti Antiquari di Udine, con il contributo della Fondazione di Sardegna.
«Sound Architectures – fanno sapere dalla Fondazione dedicata all’artista di San Sperate – espone una selezione di opere che mostra una particolare sensibilità in relazione al tema della pluralità e della complessità urbana. Le serie scultoree delle Città Future e delle Città Sonore sono le protagoniste dello spazio espositivo; la loro mutazione morfologica, fatta di sincronie e contrappunti, definisce un ecosistema scultoreo complesso e articolato, arricchito dal repertorio audiovisivo del Maestro. Sono opere che rappresentano la volontà di un confronto con il tema urbano, con una scala operativa che si muove oltre l’individualità e la singolarità, tramite una lettura articolata e complessa della realtà umana e della ricchezza espressiva che nasce dal processo dialettico.»
L’esposizione sarà accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo: Pinuccio Sciola. Una sensibilità architettonica a cura di Giulia Pilloni, Storica dell’Arte, con la collaborazione di Viviana Vergeiro Guerra, art critic e art consultant e la prefazione del curatore della mostra Architetto Pierandrea Angius.
Antonio Caria