La chiamano economia circolare, ma per capire meglio il concetto possiamo dire che si tratta di guardare un tappo di sughero, dopo aver stappato un buon vino, e riuscire a vederci un’elegante confezione per una candela, una marmellata, una crema per il viso.
A guardare oltre, e creare un progetto di questo tipo, ci è riuscito Giovanni Pasella, titolare della Azienda Artigianato Pasella, che dal 1974 produce e valorizza di ciò che di bello si fa in Sardegna. L’Azienda ha sede a Calangianus, centro con forte vocazione industriale, fondata sulla lavorazione del sughero e considerata per questo “capitale italiana del sughero”.
Il progetto. Ha l’obiettivo di creare una rete capillare, a livello nazionale, di sistemi per la raccolta, smaltimento e riciclo di tappi in sughero usati. I tappi recuperati vengono reimmessi nel ciclo di lavorazione dell’Artigianato Pasella per la produzione di packaging ecologici.
«La nostra idea – ha detto Giovanni Pasella – nasce dalla presa di coscienza, a livello globale, di dinamiche socio-economiche che hanno avuto un deciso consolidamento negli ultimi 20 anni: riduzione della disponibilità di materie prime, sviluppo quantitativo e qualitativo dei trend di consumo di beni e servizi, aumento dell’inquinamento e della popolazione. Queste dinamiche sono legate alla crescita del benessere generale dell’essere umano, ma impongono anche la necessaria attenzione sul consumo consapevole di risorse limitate.»
Gli operatori economici e i consumatori finali sono sempre più sensibili alle tematiche di sostenibilità ambientale. Le aziende che si impegnano in tali processi vengono percepite positivamente dai propri stakeholder e ottengono risultati economici superiori alla media. Siamo convinti che ognuno di noi, a prescindere dal ruolo che ricopre, sia tenuto a porre in atto tutte le azioni, realisticamente possibili e coerentemente con le proprie possibilità, per contribuire al benessere dell’intero pianeta. L’Artigianato Pasella, per ragioni storiche e geografiche, adottando i principi dell’economia circolare ha deciso di scommettere sul riutilizzo del sughero.
In questo, fortunatamente, abbiamo trovato tante altre aziende alleate – ha affermato con soddisfazione Giovanni Pasella – che stanno partecipando all’operazione”.
Dai tappi alle preziose confezioni. L’Azienda sin dalla sua fondazione utilizza il sughero per la produzione di oggettistica che distribuisce tramite la propria rete di punti vendita nei principali centri del turismo sardo.
Con il sughero recuperato l’Azienda produce una linea di packaging ecologico personalizzato con particolare attenzione verso altre realtà operanti nel settore della cosmetica naturale e dell’agroalimentare “in barattolo” (creme spalmabili, miele, marmellate).
«Siamo tutte realtà aziendali che hanno a cuore i valori fondamentali della economia circolare. Il nostro approccio ecologico e ai materiali della nostra terra è condiviso da tanti imprenditori e questo ci consente di lavorare in maniera dinamica, circolare e fare squadra.»
«C’è un pezzo di Sardegna – ha proseguito Giovanni Pasella nel raccontare il suo progetto – che sta viaggiando in giro per il mondo. Abbiamo richieste per confezioni di creme e di candele, ovviamente di un certo livello, anche da posti come Dubai o la Danimarca, solo per citare alcuni esempi tra tanti. Inoltre, i turisti che vengono in visita nella nostra Azienda – da tutta Italia e da ogni parte del mondo – non solo acquistano il prodotto, ma lo conoscono, ne esportano l’idea, che spesso si trasforma, successivamente, in richiesta per la produzione in larga scala. Credo che anche questa sia una bellissima immagine per la nostra isola, e per i nostri prodotti, negli altri Paesi.»
Procedure operative, le fasi del progetto. L’Azienda fornisce ai partners, che sono principalmente ristoranti e bar, un contenitore in materiale o riciclabile o riutilizzabile, per collocare i tappi usati. Il contenitore ha forma e dimensione adatte per un collocamento efficiente nei locali del cliente ed è prestampato con le indicazioni per facilitare la successiva spedizione in azienda. Una volta riempito il contenitore, il partner segnala la necessità di effettuare il ritiro.
«Vorremmo coinvolgere anche gli enti pubblici e le aziende che gestiscono gli ecocentri comunali per l’installazione di contenitori di grande capacità per il conferimento dei tappi anche da parte dei consumatori finali. Questo sarebbe un bellissimo risultato.»